13 Settembre 2002

«Spegnete quelle telecamere»

«Spegnete quelle telecamere»

DISASTRO varchi elettronici. Consumatori e opposizione vanno all`attacco della zona a traffico limitato e chiedono l`immediata sospensione del sistema Iride. A difesa del «sistemone» si schiera invece l?assessore alla Mobilità Di Carlo.
Vincenzo Piso, coordinatore romano di Alleanza Nazionale, non usa mezzi termini: «Non sono contro i varchi, ma la gestione fa acqua da tutte le parti. Sono anche riusciti a mandare in tilt l`ufficio riscossioni. Sebbene l`attivazione del sistema sia stata posticipata di un anno, è risultato un incredibile flop e ha comportato più disservizi che servizi per i cittadini. Nell`ultimo anno c`è stata un`impennata di multe, molte delle quali mai incassate per le varie disfunzioni. I numeri parlano chiaro: quasi 1 milione di contravvenzioni in più rispetto all`anno scorso ma qualche migliaio di euro in meno di incasso. Qualcosa non funziona».
Ma il coordinatore di Alleanza Nazionale precisa anche che «i varchi non hanno nemmeno diminuito le presenze nel centro capitolino e l`inquinamento. Queste incongruenze vanno assolutamente sanate». La richiesta è a questo punto scontata: «il blocco del sistema».
Stessa musica per il Codacons. «I varchi sono nati per abbattere l`inquinamento ma in realtà le presenze in centro non sono diminuite – spiega Italo Mannucci, presidente regionale dell`associazione di consumatori – In più, il sistema Iride non funziona. Le telecamere scattano la foto, i vigili interpretano l`immagine e compilano la multa ma in moltissimi casi le interpretazioni sono errate, per non parlare delle targhe clonate e delle altre falsificazioni. Perché bisogna far perdere così tanto tempo ai romani per le contestazioni? Il Comune dovrebbe sospendere il pagamento delle infrazioni finchè non sarà accertato il buon funzionamento del sistema».
Risponde l?assessore Di Carlo: «Ormai siamo al ridicolo e diventa sempre più difficile cercare di fare il proprio dovere e mestiere. È assurdo che una procedura e un sistema tecnologico che ha subito un processo di approvazione che è durato tre anni con decine di verifiche tecniche debba o possa diventare oggetto di dileggio, sberleffo o denuncia». Secondo l`assessore, «di fallimentare c`è solo la concezione della cosa pubblica fatta di regolamenti, autorizzazioni, permessi messa al servizio di una stucchevole polemica politica». E Giuseppe Lobefaro, presidente del primo municipio rilancia: «Sbrighiamoci a mettere i varchi elettronici anche a Trastevere».

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