8 Febbraio 2012

Speculazione sui prezzi «Rincari sino al 200%»  

Speculazione sui prezzi «Rincari sino al 200%»
 

 
Dal campo alla tavola i listini hanno subito rincari di dieci volte. Prezzi alle stelle, con rincari fino al 200%. Il mercato nero del maltempo costringe i consumatori a sborsare cifre esorbitanti. Aumenti ingiustificati, prodotti alimentari, ortofrutta e, nelle prossime ore anche latte. Maltempo e scaffali semivuoti fanno schizzare i prezzi al dettaglio di frutta e verdura del 10%. La stima è della Coldiretti secondo la quale per bieta, broccoli, carciofi, cavolfiori, carote, indivia, scarola e pomodori ciliegini le quotazioni sono in decisa crescita, ancor di più nei prossimi giorni se il quadro non cambia. Ma contro il mercato nero nei giorni dell’ emergenza maltempo scendono in campo le associazioni dei consumatori: Casper, la sigla che riunisce tutte le associazioni dei consumatori, scende in campo a presenta un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia, chiedendo di indagare per il reato aggiotaggio e individuare i responsabili dei rincari speculativi. «Stiamo registrando aumenti considerevoli dei listini su una vasta gamma di prodotti come frutta, verdura, carne, uova, pesce, latticini, determinati dalla speculazione che puntualmente si verifica in Italia in caso di neve e gelate – affermano le associazioni Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori che formano Casper – I rincari raggiungono quota + 200% specie nel settore dell’ ortofrutta, e la conferma arriva anche dalle prime stime delle organizzazioni dei coltivatori, che hanno registrato per l’ insalata aumenti medi del 175% e per le zucchine del 166% (fonte Confederazione Italiana Agricoltori)». «Di fronte a tale situazione vergognosa – proseguono Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori – chiediamo alla magistratura di intervenire, verificando la sussistenza di fenomeni speculativi e aprendo indagini per il reato di aggiotaggio, individuando chi si arricchisce lucrando sulla pelle dei consumatori». Le tensioni maggiori si registrano naturalmente nelle aree colpite dal maltempo. Le forniture di verdure e degli altri prodotti freschi deperibili hanno subito un taglio di almeno il 30% a causa di consegne che procedono a macchia di leopardo mentre i mercati generali all’ ingrosso di frutta e verdura lungo tutto la penisola lavorano a rilento soprattutto con i prodotti locali; mancano del tutto invece quelli che devono subire lunghi tragitti. Insomma, il timore di speculazioni è diffuso nel mondo agricolo che chiede una attenta vigilanza. Intanto, «in questi giorni si è registrato un calo dei consumi sia perchè non c’ è merce ma anche perchè la gente non esce di casa» dice il responsabile economico della Coldiretti Lorenzo Bazzana. La fragilità del sistema emerge dalla conta dei danni fatta dalla Cia, la Confederazione degli agricoltori: «Quasi 50 mila le imprese paralizzate e il 25% dei raccolti è andato distrutto; bloccati su strade e nelle aziende 100mila tonnellate di ortofrutta, 200mila litri di latte, quasi 2 mila tonnellate tra carni bovine, suine e avicole. Inoltre, è stato danneggiato o distrutto il 5% tra alberi da frutta, olivi e viti e ben il 10% delle strutture aziendali». «L’ effetto sui prezzi è legato ai danni che hanno riguardato tutta Europa, quindi laddove un prodotto mancherà, non potrà essere reperito da un mercato vicino. Se la situazione non migliorerà nei prossimi giorni – dice Bazzana – le cose possono solo peggiorare». © RIPRODUZIONE RISERVATA.  

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