6 Marzo 2007

Spacca sulla Waferzoo “Non posso costituirmi parte civile“

FANO – “La Regione Marche non ha titolo a costituirsi parte civile nella vicenda Waferzoo sulla base degli atti emessi dalla stessa magistratura inquirente, che non ha ravvisato un danno a carico dell`ente e non l`ha convocato in giudizio. Il giudice per le indagini preliminari, presso il Tribunale di Pesaro, ha infatti chiamato, quale parte lesa, l`amministrazione finanziaria dello Stato e, per essa, la direzione regionale delle Marche. Il reato ipotizzato sarebbe stato commesso nei confronti dell`Agenzia per le erogazioni in agricoltura, organismo statale con sede a Roma e riguarderebbe la percezione indebita di aiuti comunitari erogati dall`Agenzia a fronte della trasformazione (disidratazione) di foraggi mai avvenuta“. Lo afferma il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, rispondendo alla sollecitazione venuta dal Codacons regionale e sulla base del parere formulato dell`avvocatura regionale. “Il rispetto della legalità è un valore per la Regione Marche che abbiamo sempre attuato nella prassi amministrativa. In tutte le vicende in cui l`ente o la comunità regionale sono stati danneggiati, non abbiamo esitato a costituirci in giudizio per tutelare l`immagine dell`ente e così continueremo a fare. Ma nel procedimento penale a carico di amministratori e dipendenti della ditta Waferzoo e di tre dipendenti regionali, la Regione Marche non ha titolo a costituirsi parte civile. Il rispetto delle regole è un valore assoluto, che sempre tuteleremo, ispirandoci alla correttezza amministrativa e all`osservanza assoluta della legge. Siamo convinti, fuori da ogni retorica, che la pubblica amministrazione debba essere trasparente nei comportamenti e nelle decisioni da assumere. Non intendiamo derogare da queste convinzioni e seguiremo con attenzione anche la vicenda della Waferzoo, in piena sintonia con gli orientamenti e gli atti della magistratura che ha indagato e che dovrà ora giudicare. Il forte segnale di legalità chiesto dal Codacons viene dalla stessa apertura del procedimento penale, che la Regione seguirà con la massima attenzione. All`esito di tale processo sarà possibile valutare la sussistenza di responsabilità a carico dei tre dipendenti regionali e assumere le decisioni sotto il profilo sia contabile che disciplinare“.

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