20 Dicembre 2007

Sotto l`albero di Natale, gli italiani troveranno anche il canone Rai aumentato

Sotto l`albero di Natale, gli italiani troveranno anche il canone Rai aumentato di due euro. Ed è naturalmente polemica politica: il centrodestra protesta perché il canone è in linea con l`inflazione, al contrario degli stipendi degli italiani che sono sempre quelli e non aumentano mai, e la maggioranza ribatte accusando l`opposizione di strumentalizzare un fatto previsto dalla legge.Giuseppe Giulietti (Pd) contrattacca e spiega: “Ci stupiscono, ma non troppo, le dichiarazioni demagogiche e allarmate di quei settori del centrodestra, e non solo purtroppo, che gridano contro il ponderato aumento del canone Rai di 2 euro, deciso dal ministro delle Comunicazioni, Gentiloni, in ottemperanza dell`articolo 47 del Testo unico. � in atto la solita campagna di disinformazione contro l`autonomia imprenditoriale e le possibilità di sviluppo del servizio pubblico, messa in atto da coloro che già nel passato avevano operato per rendere la Rai subalterna al suo diretto concorrente privato, in virtù del macroscopico e irrisolto conflitto d`interessi“. Politica a parte, il Codacons è già pronto a fare ricorso contro il rincaro-Rai.Interviene il presidente della commissione di Vigilanza, Mario Landolfi (An), spiegando che “qualsiasi aumento del canone Rai, a prescindere dalla sua effettiva consistenza, è percepito come una ingiusta vessazione almeno fino a quando i cittadini-utenti-contribuenti non saranno messi in condizione di distinguere i programmi televisivi che finanziano direttamente con i propri soldi da quelli finanziati dalla pubblicità“. Insomma, i programmi della Rai dovrebbero avere un bollino che distingua quelli pagati da canone da quelli finanziati dalla pubblicità. Per Giorgio Merlo (Pd, vicepresidente Vigilanza), invece, “l`aumento del canone Rai di due euro non appartiene alla polemica politica né può essere grossolanamente strumentalizzato: semplicemente allinea il canone al tasso di inflazione“, come previsto dalla legge. Posizione ancora diversa quella dell`Idv, che da sempre si batte per la privatizzazione della televisione pubblica: proprio ieri, Egidio Pedrini, membro della commissione di Vigilanza, ha interrogato sulla materia il ministro Gentiloni, ed ha affermato che l`aumento del canone deve essere bloccato “immediatamente“.La polemica è aperta e riguarda anche Silvio Berlusconi e le sue televisioni. Sergio Bellucci (Prc) osserva: “Chiunque abbia a cuore le sorti del servizio pubblico radiotelevisivo deve riconoscere che la Rai non sembra fare molto per guadagnarsi un canone. Ancora meno giustificato può sembrare un suo aumento. Tuttavia, proprio perché si ha a cuore l`esistenza del servizio pubblico, a garanzia della democrazia e del pluralismo, non si può ignorare che l`attacco all`adeguamento del canone nasconde la voglia di chiudere il servizio pubblico per affidare solo ai grandi gruppi di interesse la comunicazione televisiva“. Il commento dell`ex ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri (An): “La soluzione è la privatizzazione della Rai“.

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