28 Novembre 2001

Sotto accusa l`Italgas

Sotto accusa l`Italgas
Inutile sopralluogo lunedì sera, ieri mattina lo scoppio

I responsabili dell`Italgas, accorsi sul luogo del disastro, ieri mattina cercavano di sfuggire ai cronisti mentre confabulavano sui verbali del sopralluogo compiuto dai tecnici lunedì sera, alla vigilia della strage. La puzza di gas, davanti al civico 32 di via Ventotene, si sentiva fino al sesto piano. La sentiva la gente che saliva e scendeva le scale, la sentiva chi passava in macchina e in moto. Ma i tecnici della società, la sera di lunedì, non avevano capito. Se l`erano presa con una Renault 21, impianto a Gpl: “Il gas viene da lì“, avevano detto chi li aveva chiamati. Con l`intervento di vigili urbani e Aci l`auto era stata portata al deposito di Settebagni, sulla via Salaria. Ma il gas veniva da sotto terra, non dalla Renault.

La procura di Roma, che ha aperto un`inchiesta contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio e disastro colposi, dovrà chiarire lo svolgimento del sopralluogo. “Senza strumenti – denunciano gli abitanti della zona – ci hanno detto detto che lavorano a naso“. E però, magari a naso, i tecnici dell`Italgas avevano deciso di tornare, ieri mattina, in via Ventotene, tant`è vero che due di loro si trovavano sul posto al momento dello scoppio, insieme ai pompieri. Fin dalla sera prima, insomma, non pensavano solo alla Renault ma anche a un problema loro, a un problema delle condutture. E senz`altro la macchina era stata rimossa, verso le 22, quando gli inquilini di via Ventotene hanno visto una volante della polizia e due agenti, arrivati in base a una nuova segnalazione. Secondo alcune testimonianze, più tardi sono passati anche i carabinieri. Il gas l`hanno sentito pure loro, ma a quanto pare nessuno poteva far nulla fino alla mattina. Ora Rifondazione e Verdi chiedono di controllare tutta la rete del gas, il Codacons ha puntato l`indice su “incompetenza e imperizia“ presumibili nel comportamento dei tecnici Italgas.
La vicenda la raccontano tutti allo stesso modo, gli abitanti del palazzo distrutto, i negozianti e quanti si trovavano, tra lunedì sera e ieri mattina, in via Ventotene. Sui responsabili della società del gas volavano parole grosse, non c`è chi non dica che la tragedia era annunciata e che quanto è avvenuto è incomprensibile. Nei prossimi giorni Ilaria Calò, il sostituto procuratore titolare dell`inchiesta, proseguirà gli interrogatori iniziati già ieri mattina dopo il sopralluogo in via Ventotene. L`amministratrice del condominio e i responsabili dell`Italgas dovranno chiarire, ciascuno per la propria parte, qual era lo stato delle condutture. Testimoni e soccorritori riferiranno quanto avvenuto tra lunedì e martedì. “Le operazioni di messa in sicurezza della rete sono state portate a termine con tempestività“, sottolinea un comunicato Italgas. Sembra uno scherzo, perché l`impressione è che l`intervento dei tecnici sia stato rinviato per errore. Bontà sua, l`Italgas precisa di essere “a disposizione di tutte le autorità, e in particolare la magistratura“. Se non altro, in borsa la società non ha avuto contraccolpi negativi: le sue azioni, ieri, volavano, trainate dai titoli della controllante Snam (Eni) appena collocate.

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