Ammonta a oltre 138 milioni il contributo a fondo perduto che hanno fin quei ricevuto le attività economiche dell’Umbria dal “Decreto rilancio” e dal “Decreto ristori”. Contributo che nel complesso ha interessato più di 46mila soggetti. A farlo sapere è la Direzione regionale dell’Umbria dell’Agenzia delle Entrate, secondo la quale il numero di pagamenti effettuato al 22 dicembre grazie al primo tipo di contributo (Decreto rilancio) è stato pari a 33.948 per un importo complessivo di 94 milioni. Altri 12.284 pagamenti sono stati liquidati grazie al Decreto ristori (aggiornamento all’8 gennaio) per un totale di 44,68 milioni di euro.

Eppure i ristori non vengono ritenuti adegutati. E su questo il Codacons regionale ha avviato una serie di iniziative legali a tutela non solo dei cittadini, ma anche di attività, imprese e negozi della regione, “pesantemente danneggiati dall’emergenza Covid. Per aiutare i consumatori e il commercio – afferma l’associazione – abbiamo deciso di lanciare anche in Umbria una campagna di sostegno delle diverse categorie”. Ad esempio per aiutare lavoratori, imprese e attività a districarsi nella giungla dei Dl Ristori varati dal Governo e avere accesso a sussidi, bonus e incentivi legati all’emergenza Covid, il Codacons ha organizzato un team di esperti che fornirà assistenza nell’avvio delle pratiche per ottenere gli indennizzi previsti dalla legge e superare ostacoli e difficoltà burocratiche. Inoltre per sostenere i piccoli negozianti “schiacciati dalla crisi Covid e dallo strapotere dell’e-commerce”, l’associazione mette a disposizione una piattaforma per consentire ai commercianti della regione di vendere online i propri prodotti, attraverso una convenzione che si occuperà di ogni aspetto: dalla creazione di un sito internet alla pubblicità, fino alle consegne e ai pagamenti.

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