Sospesi 9 operatori sanitari no vax Niente stipendio e scattano i ricorsi
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fonte:
- Messaggero Veneto
L’Asfo (Azienda sanitaria Friuli Occidentale) ha preso atto ieri della sospensione dal lavoro di 5 infermieri e 4 operatori socio sanitari, propri dipendenti che non si sono vaccinati. Oggi il consiglio dell’Ordine degli infermieri si riunisce per nuove sospensioni e riammissioni, mentre prosegue la battaglia legale dei no vax ed l’ospedale si prepara ad accogliere i pazienti positivi nel modulo Covid ricavato nel reparto di pneumologia. LE SOSPENSIONI Dopo gli accertamenti da parte del dipartimento di prevenzione, ieri sono scattate ulteriori sospensioni di operatori socio sanitari dipendenti dell’Asfo. Erano stati tutti invitati a vaccinarsi nella prima decade del mese di luglio, ma non hanno adempiuto. Il decreto 44 prevede che ci sia un accertamento da parte dell’azienda sanitaria del territorio che verifica la l’inottemperanza all’obbligo di vaccinazione. Accertamento che viene inviato all’ordine di appartenenza e al datore di lavoro. L’ordine degli infermieri ha proceduto con le sospensioni dall’albo, che sono state comunicate all’Asfo. Percorso diverso per gli operatori socio sanitari, che non hanno albo: in questo caso l’accertamento con sospensione viene inviato direttamente al datore di lavoro che procede. Per questi 9 dipendenti l’Asfo ha valutato se possano essere destinati ad altra mansione che non implichi rischi di diffusione del contagio.Con nota del direttore sanitario facente funzioni è stato stabilito che non ci sono altre mansioni con queste caratteristiche. L’Asfo, quindi, ha preso atto della sospensione per cinque infermieri e 4 operatori socio sanitari, che sono adesso a casa senza stipendio dalla data di notifica dell’atto di accertamento (si va dalla fine di luglio ai giorni scorsi). A fine luglio l’Asfo aveva già sospeso 15 infermieri. Oggi, intanto, è in programma un nuovo consiglio dell’ordine degli infermieri. All’ordine del giorno ulteriori sospensioni e riammissioni.I RICORSI Il Codacons ha depositato i primi due ricorsi al Tar di Trieste, per un medico e un infermiere che sono stati sospesi per non essersi vaccinati. «Ce ne sono altri diciotto – ha affermato l’avvocato Vitto Claut – che predisporremo in questi giorni». Claut, che presiede il Codacons, è affiancato dagli avvocati Luca Campanotto di Udine e Gianluca Teat di Trieste.I ricorsi contengono la richiesta di sospensiva del provvedimento di sospensione e l’udienza è programmata per l’inizio di settembre. I RICOVERI Da oggi al Santa Maria degli Angeli di Pordenone, in caso di necessità,si potranno ricoverare pazienti positivi al Covid. Su richiesta di Udine e Trieste, che hanno accolto fino ad ora i pazienti pordenonesi e alle prese negli ultimi giorni con un incremento di accessi, l’Asfo ha allestito dieci posti letto nel reparto di pneumologia. Saranno utilizzati in caso di bisogno, se ci fossero pazienti pordenonesi che necessitano di cure ospedaliere. Un “repartino Covid” che accoglierà pazienti che non necessitano di cure complesse.
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