Sos sull’ aumento dell’ Iva “Truffe, vigili la Finanza”
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fonte:
- La Sicilia.it
Non ci siamo ancora ripresi da quel luogo così comune da essere vero che con l’ euro tutti i prezzi sono raddoppiati, che arriva un’ altra minaccia alle nostre già povere tasche. Parliamo della decisione del Governo di innalzare di un punto percentuale il costo dell’ Iva. Dal 20 al 21%. Poco, si dirà, ma il rischio è che questa lieve variazione possa portare ad una inflazione del +1,38%. Ne sono convinti i rappresentanti del Codacons che dichiarano: «Stiamo preparando un esposto a tutti i comandi provinciali della Guardia di Finanza, affinché dispongano ispezioni a tappeto negli esercizi commerciali, finalizzati ad accertare irregolarità nell’ applicazione della nuova aliquota. Il timore è che possa verificarsi ciò che è avvenuto durante il passaggio dalla lira all’ euro, ossia arrotondamenti dei listini sempre al rialzo, e quindi sempre a danno dell’ acquirente finale». Dunque la palla passa alle Fiamme Gialle alle quali viene richiesto un certosino controllo dei listini prezzo. Si muove più sulla strada della collaborazione con i cittadini, invece, la sede iblea dell’ Adiconsum, altra associazione a tutela del consumatore. «L’ incremento dei prezzi a seguito dell’ innalzamento dell’ Iva – spiega Gianni Cerruto – è un inganno che sfrutta l’ ignoranza del consumatore sul meccanismo della stessa. Infatti, viene sempre recuperata integralmente e non rappresenta mai un costo per professionisti e commercianti. Una volta incassata il corrispettivo dal consumatore, il venditore dovrà versare allo stato solamente la differenza fra Iva pagata nelle proprie forniture ed Iva riscossa dal consumatore. Invitiamo i consumatori, a segnalarci o denunciare alle Autorità competenti eventuali richieste di pagamento di beni e servizi superiori all’ 1%». Per non incorrere in errore, precisiamo che i generi alimentari non sono soggetti ad aumento a causa dell’ aumento dell’ Iva, che scatta, invece per le bevande gassate, i tartufi, i superalcolici, i vini e gli spumanti. I rischi maggiori che possono verificarsi per arrotondamenti al rialzo o aumenti ingiustificati sono possibili specie nel settore alimentare e poi a seguire i vari componenti della filiera, trasporto merci, forniture di materiale e servizi resi al professionista da terzi. E i commercianti? Certamente non ci stanno a fare sempre la parte dei cattivi nell’ attesa che le Fiamme gialle setaccino il loro listino prezzi. Pippo Occhipinti, presidente della Confesercenti di Ragusa la pensa diversamente. «L’ aumento dell’ Iva- afferma – causa solo un danno ad esercenti e consumatori. Anche la Confesercenti di Ragusa si dice perplessa dopo che sabato è scattato l’ aumento dell’ iva con un più 1%. E’ già scattato l’ aumento e si comincia ancora a parlare di altri rincari che questo Governo nazionale vuole mettere. Questa manovra finanziaria è servita solo a colpire le famiglie sulle quali peserà il 70% delle somme che si intendono recuperare. Questo penalizza i consumi che secondo stime attendibili avranno una crescita pari a zero nel 2012. Un vero problema anche per le imprese commerciali e turistiche che, così facendo, saranno costrette a chiudere o a spostare il proprio business altrove, magari in altri Paesi. Il nostro Governo nazionale, piuttosto che aiutare le imprese e le famiglie, ha preferito gravare ancora sui lavoratori piuttosto che tagliare gli sprechi e la spesa della politica. Noi non possiamo più accettare questi soprusi».
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