Soppressi gli Intercity da giugno treni più cari
Gli Intercity usciranno definitivamente dalla rete ferroviaria al termine del mese di giugno per essere in parte sostituiti da servizi di trasporto locali. Lo ha annunciato rispondendo a un’ interpellanza urgente alla Camera, il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Umberto Del Basso de Caro. Sulla questione è intervenuto subito il Codacons. Si legge in una nota del’ associazione dei consumatori: «è una vergogna!», secondo il Codacons, «è una palla colossale che gli Intercity servano solo flussi pendolari per tratte limitate, paragonabili al trasporto ferroviario locale gestito dalle regioni. É solo una scusa per eliminarli e per completare la strategia di Moretti di costringere gli italiani a prendere i treni super veloci, pur se non hanno alcuna necessità di dover raggiungere una destinazione a tempo di record, pagando prezzi sempre maggiori, esorbitanti» Sempre secondo il Codacons si tratterebbe di una strategia pianificata, «in questi anni i viaggiatori, si legge nell comunicato, sono stati progressivamente costretti apassare dagli Espressi agli Intercity, dagli Intercity agli Eurostar, dagli Eurostar ai Freccia Rossa, pagando sempre più soldi per gli stessi identici viaggi. Se gli Intercity fossero rami secchi, e così non è, lo sarebbero solo perché ce li hanno fatti diventare, mettendoli in orari improbabili, con orari d’ arrivo inutilizzabili. Se una persona deve andare da Milano a Roma per partecipare ad una riunione in mattinata, non ha alternative praticabili ai treni super veloci». «L’ eliminazione recente dei due Intercity (586/587), evidenzia l’ associazione, in partenza da Roma alle ore 9,40 con arrivo a Milano alle 16,15 e inpartenza da Milano alle 10,50 con arrivo a Roma alle 17,20, per quanto già scomodi, ha già dato il colpo di grazia agli Intercity anche per quelli che avevano riunioni di pomeriggio». L’ associazione oltre all’ inversione di tendenza alle Ferrovie chiede anche le dimissioni del sottosegretario De Caro che, si legge nelal nota picata: «è già famoso per essere quello che, rispondendo ad una interrogazione parlamentare, ha fatto rientrare dalla finestra le multe uscite dalla porta per chi parcheggia sulle strisce blu oltre il tempo per il quale ha pagato. Ricordiamo, per correttezza, continua il Codacons, che De Caro è stato il primo a fare quella bella pensata, ma che poi anche il ministro dell’ Interno Alfano e delle Infrastrutture Lupi, incontrando il presidente dell’ Anci Fassino, si sono genuflessi all’ esigenza di cassa dei comuni, trasformando la sanzione per violazione al codice della strada in penale per violazione ai regolamenti comunali, creando così 8000 “multe” differenti, una per ogni comune!».
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