28 Maggio 2006

Solo un terzo arriva a fine mese, per il 40% un sogno le ferie

Le famiglie faticano a pagare rate e bollette

Difficile per il 14%. Solo un terzo arriva a fine mese, per il 40% un sogno le ferie




DAI rincari della benzina, della luce e del gas al carrello della spesa sempre più povero di carne, frutta e verdura. Strette nella morsa del caro-prezzi, un terzo delle famiglie italiane arriva con molta difficoltà a fine mese, il 27,5% non riesce a far fronte a una spesa imprevista di mille euro, il 38,8% non può permettersi neppure una settimana di ferie all`anno e solo il 26% è riuscita a mettere da parte risparmi nell`ultimo anno. E` il quadro desolante tracciato dal rapporto annuale dell`Istat presentato nei giorni scorsi. Il costo della vita dunque cresce e si stenta sempre più a stargli dietro. E se le spese più onerose da sostenere sono i debiti, le tasse e le cure mediche, le difficoltà riguardano ormai anche le bollette, il mutuo, l`affitto e l`aumento dei prezzi degli alimentari alle quali non si riesce a far fronte. La giungla dei rincari. Dal condominio al riscaldamento, dal gas all`acqua, dal telefono al mutuo: le spese per l`abitazione costituiscono una delle principali voci dei bilanci familiari. Secondo una stima fatta da Intesaconsumatori a inizio 2006, gli aumenti di quest`anno “metteranno in ginocchio i redditti dei cittadini rendendo vana la ripresa dei consumi“ e porteranno ad ogni famiglia una nuova spesa pari a 700 euro: rispetto al 2005 la luce aumenterà di 38 euro, il gas di 165 euro, la nettezza urbana di 18 euro, il riscaldamento di 155, la benzina di 165, i servizi bancari di 50 euro, Rc auto di 26 euro, le tariffe autostradali di 30 euro, le tariffe ferroviarie di 42 euro e il trasporto locale di 21 euro. “Finchè affittare una casa costerà 600 euro al mese, un chilo di ciliegie 10 euro, le tariffe rc-auto o la benzina continueranno a subire aumenti – dichiara il presidente del Codacons Rienzi – il numero delle famiglie in stato di disagio economico crescerà costantemente. Si impone una riforma urgente nel settore economico e misure concrete mirate ad aumentare il benessere degli italiani e a far scendere i prezzi e le tariffe“. Prezzi che per quanto riguarda ad esempio la frutta e la verdura secondo il Codacons lievitano anche del 500% dal campo alla tavola. Le colpe del caro-petrolio. Il caro-petrolio rappresenta una reale minaccia di salasso per gli italiani e secondo il centro studi Rie (Ricerche industriali energetiche di Bologna) tra rincari della benzina, del riscaldamento e del livello generale dei prezzi, nel 2006 le famiglie rischiano un aumento delle spese annue tra i 100 e i 300 euro. Il Rie ha stimato un esborso fino a 93,4 euro in più per le bollette: 51,4 euro in più per l`elettricità e 42 per il gas. Federconsumatori va oltre e parla di un aumento complessivo di quasi 500 euro: con il petrolio ai livelli attuali, secondo l`associazione, le ricadute sulle famiglie saranno di 120 euro all`anno per la benzina, 112 euro per le ricadute sui costi di trasporto, 105 euro per luce e gas e una previsione di 160 euro per il riscaldamento domestico per un totale di circa 479 euro all`anno. Le stime dell`Adoc si aggirano invece sui 380 euro: usare l`auto nel 2006 costerà secondo l`associazione 60 euro in più a cui si aggiungono i 123 euro su luce e riscaldamento e altri 200 euro sui prezzi di frutta, verdura, carni, mobili e vestiti. Stime non uniformi, ma tutte concordi nel lanciare un allarme al nuovo governo a cui chiedono una serie di interventi urgenti. Boom del “pago dopo“. Intanto, in attesa di misure, l`Italia si sta trasformando nel paese che “vive pagando dopo“. Ma spesso le famiglie italiane non riescono a far fronte all`onere delle rate. E così il 14, 4 per cento si ritrova, almeno uana volta all`anno, in difficoltà alla scadenza dei pagamenti. E se le difficoltà riguardano le rate per il credito al consumo, non va molto meglio la situazione per i pagamenti periodici. Primo fra tutti quello per le bollette della luce, del gas e dell`acqua che vede almeno una famiglia su dieci (il 9% la media nazionale) non riuscire, almeno una volta all`anno, a saldare il conto. E i risparmi? Secondo un recente rapporto di Eurispes in cinque anni li abbiamo quasi dimezzati passando dai 106 miliardi accantonati nel 2001 ai 64 del 2005. Ma secondo Altroconsumo un modo per risparmiare c`è: l`associazione ha calcolato che in un anno una famiglia che utilizza il confronto tra prodotti/servizi e prezzi può risparmiare fino a duemila euro, dal telefono alla rc auto, dalla banca al distributore di benzina.

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