“Solo influenza“, ma è morto in corsia
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fonte:
- Corriere Adriatico
URBINO – I medici gli riconoscono una influenza, muore in corsia dopo 24 ore di andirivieni dall`ospedale e di sofferenze per problemi cardiovascolari. Carlo Pigliacampo, cinquantunenne di Tavoleto, tecnico per la sicurezza alla Simam di Senigallia, è morto nell`ospedale di Urbino alle 9 del 31 dicembre scorso dopo essere stati ricoverato due volte. Il 3 gennaio l`autopsia ordinata dalla pm Simonetta Catani, che ha aperto un fascicolo. Una vicenda che ha lasciato incredula la comunità di Tavoleto, i colleghi di lavoro di Senigallia e i tanti amici della Croce Rossa e della Protezione Civile dove Carlo Pigliacampo svolgeva volontariato. La famiglia vuole giustizia e così si è rivolta al Codacons regionale rappresentato dall`avvocato di Senigallia Corrado Canafoglia. “La mattina del 30 dicembre – spiega l`avvocato – intorno alle 10.30, Carlo Pigliacampo accusa un forte dolore al petto e al braccio sinistro. La moglie, Fiorella Angeli, chiama il medico di famiglia e il 118 di Urbino. Il medico di base gli diagnostica una problema cardiovascolare e così gli somministra una pastiglia apposita. Poco dopo arriva il 118 che lo trasferisce al pronto soccorso dell`ospedale urbinate. L`uomo non ha febbre ma forti dolori al torace e probabilmente la pasticca consigliatagli dal medico di famiglia ha attenuato quel dolore. Sono le quasi le 11. Qui Carlo Pigliacampo rimane sino alle 17.30, quando i medici constatano una influenza dovuta ad un colpo di freddo e gli prescrivono medicinali per questa patologia. Fiorella Angeli presta servizio volontario nel reparto di chirurgia all`ospedale di Rimini. Più volte – afferma infuriata – ho fatto presente ai medici che mio marito poteva avere un problema cardiaco, ma questi non mi hanno ascoltato ed hanno confermato l`influenza. Carlo Pigliacampo viene dimesso alle 17.30 e torna a casa. “Alle 24 del 30 dicembre – racconta Canafoglia – l`uomo accusa gli stessi dolori della mattina, ma ancora più forti e così la moglie chiama il 118. Di nuovo al pronto soccorso, e per la precisione in astanteria, dove rimane sino alle 8 del mattino del 31 dicembre. Alle 9 circa i sanitari decidono di sottoporlo ad un esame diagnostico al torace. Mentre torna dalla sala esami Carlo Pigliacampo mostra dolori lancinanti al petto e poco dopo muore in corsia. L`autopsia è stata eseguita il 3 gennaio e gli accertamenti autoptici sono ancora in corso. Dalle prime indiscrezioni la morte dell`uomo sarebbe legata a problemi cardiovascolari. “Non vogliamo certo fare processi prima che giungano i risultati degli esami ordinati dalla Procura, certo è però che le modalità, se confermate, in cui è morto il signor Pigliacampo ci lasciano perplessi. Per questo motivo assicuriamo la nostra presenza al fianco della famiglia perché si accerti la verità. Sulla possibilità di una azione legale l`esponente Codacons non lascia spazio a dubbi. Sì, ci riserviamo di costituirci parte civile nel momento in cui fossero individuate responsabilità penali di quanti sono intervenuti.
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