10 Giugno 2005

Sms, no del governo e ricorso in tribunale

Sms, no del governo e ricorso in tribunale




Un capitolo della lunga guerra degli sms si consumerà stamattina in tribunale. È al giudice civile di Roma che si è rivolto il Codacons perché venga disposto, da parte del Viminale, l?invio di messaggini telefonici sulle modalità del referendum. Alla carica anche il comitato promotore che ha diffidato la presidenza del Consiglio, affinché dia piena attuazione alla legge sulla comunicazione pubblica attivando una campagna di sms. E il verde Alfonso Pecoraro Scanio cita il precedente delle europee: «O si mandano messaggi anche ora, oppure si riapra formalmente l?inchiesta contro Silvio Berlusconi e il Viminale per gli sms inviati alle precedenti elezioni». Ma per il ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi la risposta è chiara: «Il governo non può e non deve intervenire, visto che il non voto è una delle opzioni legittimamente esercitabili. Allo stesso modo è giusto che, come sempre è stato fatto, il Viminale comunichi i dati di affluenza alle urne». Rifondazione comunista, tuttavia, ha deciso di procedere di sua iniziativa, inviando sms con l?invito a diffonderli ad altre dieci persone.


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