16 Settembre 2019

Smentita Benetton «Autostrade non è in vendita»

inchiesta report falsi la holding della famiglia chiarisce alla vigilia di un cda convocato per tutelare gli interessi del gruppo. sicurezza viadotti, presto online le mappe
La holding dei Benetton non ha alcuna intenzione di cedere Autostrade per l’ Italia. Alla vigilia di una tornata diconsigli d’ amministrazione che avranno il compito di valutare tutte le azioni da mettere in campo per tutelare le società del gruppo Atlantia dopo gli sviluppi dell’ inchiesta sui report falsi sulla manutenzione di alcuni viadotti, Edizione srl, che controlla il 30,25% di Atlantia, esclude spin off o vendita di quote di Aspi, mentre la concessionaria autostradale lancia una «operazione trasparenza», pubblicando online le mappe di tutti i lavori di manutenzione in corso e dei cantieri futuri. Non solo, Autostrade per l’ Italia mette in campo due «sportelli», uno online e uno fisico nella sede di Roma, attraverso i quali i cittadini potranno chiedere l’ accesso agli atti ottenendo direttamente tutta la documentazione sulla gestione della rete, compresi i dati di monitoraggi e manutenzioni. Il meccanismo sarà messo in moto a breve, dopo un accordo sulle procedure da stilare con le associazioni dei consumatori, che già plaudono all’ iniziativa. La società, da più di un anno nell’ occhio del ciclone dopo il crollo del Ponte Morandi, tiene il punto anche sul fronte delle spese per la sicurezza di ponti e viadotti, ricordando che non si è mai puntato a «risparmi» e, anzi, sono stati spesi dal 2000 al 2018 ben 5,43 miliardi, circa 108 milioni l’ anno e 196 milioni in più di quanto previsto dalla convenzione. E ha ribadito che è pronta, a partire forse già dal consiglio di amministrazione straordinario in agenda oggi, «ad ogni azione di tutela nei confronti di eventuali comportamenti illeciti di propri dipendenti». I due coinvolti nell’ inchiesta bis di Genova sono già stati sospesi, così come i quattro dipendenti di Spea, che domani dovrà decidere del destino anche del suo Consiglio di amministrazione, che ha rimesso il mandato nelle mani del presidente. Se almeno al momento, sono esclusi interventi su Autostrade, quella di una esternalizzazione, di una quota o totale, di Spea, resta una delle ipotesi in campo, anche se al momento si tratterebbe solamente di valutazioni preliminari. Dopo aver annunciato di essere pronta ad agire per tutelare la propria reputazione, intanto, sempre oggi Edizione Srl ha in programma un consiglio di amministrazione ordinario, convocato da tempo, che potrebbe comunque discutere di come proteggere i propri asset e, secondo fonti vicine al dossier citate da Bloomberg, potrebbe affrontare anche il tema del futuro del top management di Atlantia. L’ operazione trasparenza lanciata da Autostrade per l’ Italia intanto è – commenta Carlo Rienzi, presidente del Codacons, «un importante passo in favore degli utenti dei servizi autostradali, che godranno così di maggiore trasparenza e di ulteriori garanzie sull’ attività della società con particolare riferimento ad aspetti, come quello della sicurezza, che li interessano in modo diretto». «In tal modo – prosegue Rienzi – gli automobilisti potranno ottenere tutte le informazioni utili sui tratti di rete di loro interesse senza delegare a terzi e senza dover ricorrere alla mediazione di altri soggetti». «Tale iniziativa inoltre – conclude la nota – consentirà di verificare se vi siano state, ad opera di dipendenti infedeli, falsificazioni di atti e verbali o altre irregolarità, contro le quali speriamo l’ azienda voglia attivare le dovute azioni legali».

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