25 Novembre 2006

Sla, Barbolini inzia la cura Codacons attacca: “Iva più alta“

Dalla Turco pure la guerra fiscale sul farmaco salvavita
Sla, Barbolini inzia la cura Codacons attacca: “Iva più alta“

“E` arrivata a Modena la fiaccola della speranza, adesso io comincio le mie olimpiadi“. Queste le parole di Gino Barbolini pochi minuti dopo la prima iniezione del farmaco sperimentale che potrebbe salvargli la vita. Ieri mattina, nel salotto di casa dove da mesi lo assistono i familiari, Gino Barbolini ha cominciato la cura con l`Igf1, il farmaco tanto agognato, che lo ha portato due volte – inutilmente – in tribunale per cercare di ottenere dall`Ausl il nulla osta all`acquisto e che oggi lo fa sperare in un miglioramento. Il farmaco che di norma viene conservato a -24º, per essere iniettato deve raggiungere una temperatura simile a quella del corpo e per questo i preparativi per l`operazione sono lunghi e delicati. “Seguiamo alla lettera le indicazioni che ci ha dato la casa farmaceutica, sia come modalità di somministrazione che come dosaggio – spiega il medico che lo segue – Abbiamo cominciato ieri ed andremo avanti con un`iniezione al giorno fino a quando potremo“. In casa Barbolini sono arrivate 30 dosi, utili per un mese di cura, ma il trattamento prevede una costanza nel tempo e bisognerà acquistare altre scorte. Il farmaco infatti si basa su un principio contenuto nell`ormone della crescita che potrebbe contrastare gli effetti della Sindrome Laterale Amiotrofica: la cura perciò va somministrata con continuità e prolungatamente per mantenimento. “So di avere intrapreso un percorso difficile – spiega Barbolini – ma so di non essere solo e che non mi arrenderò per nessun motivo. Quello che non dimentico, però, e che ha reso ancora più terribili questi mesi, è la condanna all`eutanasia alla quale comportamenti e dichiarazioni dell`Ausl e dei giudici mi volevano portare. Per questo oggi la gioia di avere una speranza è ancora più grande“. Intanto però c`è un altro problema che la famiglia ed il Codacons – che sostiene la causa di Barbolini – dovranno affrontare, ed è il pagamento dell`Iva sul farmaco. Quasi trentamila euro in più all`anno verrebbe a gravare la tassa sull`acquisto che è già completamente a carico della famiglia e che ammonta a 140mila euro. “In merito sembra esserci un vuoto legislativo – dichiara Fabio Galli del Codacons – si può far pagare l`iva ad un invalido al 100% che acquista un farmaco salvavita? Purtroppo è stata una sorpresa di questi giorni, che non ci aspettavamo. Ci rivolgeremo al Ministro per chiedere un decreto ad hoc sul caso“. Gli stessi uffici doganali fanno sapere, in una missiva inviata alla famiglia, che esiste anche da parte loro una perplessità sulla situazione, in quanto in casi così particolari forse l`Iva allo Stato non sarebbe dovuta.

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