Sitta: «Si paga, sacrificio per una città migliore»
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fonte:
- Gazzetta di Modena
Un piano sosta che, come già avvenuto per i City pass migliorerà la qualità della vita a Modena e in centro storico. Ticket e parcometri? Un piccolo sacrificio che si può pagare se poi si starà meglio. Ne è assolutamente convinto l’ assessore al centro storico e al piano della Sosta Daniele Sitta che oggi interviene per replicare punto su punto alle pesanti critiche che stanno piovendo sulla rivoluzione della sosta al debutto il prossimo 21 luglio. In particolare senza citarli direttamente prende di mira le accuse del Pdl, di Modena Attiva e del Codacons che in questi giorni non sono stati teneri nei confronti della rivoluzione della sosta. «Quando si mettono in atto piani in grado di migliorare le condizioni di una città, vanno messe in conto anche contrarietà e resistenze al cambiamento, consapevoli che il tempo e i risultati porteranno ad una maggiore serenità di giudizio. – esordisce l’ assessore – E’ già successo col City pass e oggi, con una riduzione di accessi del 30%, possiamo dire che abbiamo salvato il centro storico da una massa di furbastri che entravano senza diritto, il che consente ai residenti di vivere e parcheggiare sicuramente meglio. Quello che continua a stupirmi è che gran parte delle forze politiche e anche alcune associazioni stiano dando sfoggio di totale e disinvolta incoerenza. Chi fino a ieri strillava sulla mancanza di parcheggi e sulla difficoltà di sosta per chi vive e lavora in centro e per i clienti delle attività economiche, oggi, con l’ avvicinarsi del nuovo piano sosta, scopre improvvisamente che tutto era perfetto. Credo che un po’ di serietà non guasterebbe, soprattutto da parte di chi è stato scelto dai cittadini per rappresentare la nostra comunità in Consiglio Comunale». Detto questpo Sitta analizza punto su punto i problemi e le critiche del l piano varato dal consiglio comunale nel 2006. «Liberiamo il centro». L’ assessore ricorda che il piano ha come obiettivo primario: «liberare il centro storico da un eccesso di presenza di auto che lo stava congestionando e impediva di valorizzare alcuni luoghi di valore storico, architettonico e commerciale. Facciamo due conti: in ZTL ci sono 1750 posti auto disponibili a fronte di 5000 permessi ZTL verdi ( quelli che possono parcheggiare per strada senza limiti). Ognuno tragga le sue conclusioni. In secondo luogo si propone di allentare la pressione delle auto nelle zone limitrofe al Centro storico, anch’ esse caratterizzate dalla identica situazione di congestione e di difficoltà per i residenti». «Più parcheggi bus e bici», Altro obiettivo fondamentale per il piano è quello di «Costruire nuovi parcheggi e garantire una maggiore rotazione di quelli esistenti per mettere in condizione il centro Storico di dare una risposta “certa” a chi ha bisogno di accedere con l’ auto – prosegue Sitta – ; Inoltre favorire l’ uso di sistemi di mobilità alternativi all’ auto e cioè il traposto pubblico e la mobilità ciclistica, visto che l’ 80% della popolazione vive in un raggio di 3 chilometri dalla Ghirlandina». «Un grande passo avanti». Sitta ritiene che i problemi sono sotto gli occhi di tutti e ammette che « il piano delle sosta non li risolverà forse completamente, ma farà certamente fare un passo avanti alla nostra città, anzi credo che quello che facciamo ora andasse fatto prima per metterci al passo con le moderne e civili città europee». Il superparcheggio. E veniamo al Novi Park che Sitta difende a spada tratta. «È una struttura imponente al servizio di coloro che avranno bisogno di accedere al Centro Storico. Sarà una opportunità di marketing straordinario per il Centro se sapremo valorizzarla. – prosegue – Non c’ è nessun centro storico che ha un parcheggio di quelle dimensioni così vicino al suo cuore e le tariffe sono le più basse dell’ Emilia Romagna. Chi fa polemiche disinformate e disinformanti può andare a parcheggiare all’ 8 Agosto a Bologna, al Toschi a Parma o alla caserma Zucchi a Reggio e si accorgerà della differenza. «Prezzi economici». L’ assessore ritiene che «La zona tariffata intorno al centro è limitata ad un raggio di circa 800 metri dalla Ghirlandina. – scrive – Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una fascia a sosta oraria tra le più contenute in assoluto e certamente con le tariffe più basse (30 cent/ ora nella zona più esterna)». Il bello del piano. Sitta ricorda poi le nuove pedonalizzazioni, aree libere da auto in centro, che «restituiranno respiro e bellezza al “salotto” della città che sarà sempre più a misura di shopping e di turismo. – ritiene Sitta – Intanto abbiamo lavorato e investito per la mobilità alternativa. Abbiamo fatto i parcheggi scambiatori, da cui partono autobus che arrivano al centro e nella zona dei viali. Abbiamo fatte tantissime ciclabili, non si può serto affermare che Modena ne è carente, e ovviamente anche qui si andrà migliorando». I nostri portafogli.« Il problema vero è uno solo, – ammette l’ assessore – il pagamento, che non è gradito a nessuno, e il punto più controverso è il pagamento della sosta per i residenti in ZTL. Io dico che è un piccolo sacrificio che chiediamo per stare meglio in futuro. Se con un ticket e alcune soluzioni alternative riusciamo a convincere un po’ di cittadini a spostare le auto dal centro, la qualità di vita di chi continuerà a parcheggiare nelle vie della città millenaria sarà sicuramente migliore. Qualche buontempone ci vuol far credere che è possibile costruire tanti bei parcheggi a costo zero e gratis per tutti. Io credo che questo Paese abbia già subito a sufficienza le conseguenze del governo di irresponsabili cacciaballe». Paghiamo il Novi Park. «Per costruire il Novi Park ci volevano 35 milioni di euro e l’ abbiamo realizzato con una gara pubblica che ha previsto una concessione di costruzione e gestione per 40 anni. – spiega Sitta – Se non avessimo utilizzato questa soluzione il parcheggio non l’ avremmo mai fatto. Il resto è poesia». Favole, favole. L’ assessore tocca poi altri temi finiti al centro delle polemiche di Pdl e Modena Attiva. « C’ è poi una serie di favole metropolitane che gira nelle redazioni e nei partiti. – scrive – Ad esempio che noi avremmo privatizzato la sosta. E’ una balla colossale: abbiamo privatizzato solo la gestione. Le modalità di sosta e le tariffe le decide il Consiglio Comunale e Modena Parcheggi non ha nessuna facoltà di modificare quanto deciso all’ Amministrazione. A chi ci sollecita ad intervenire sul piano economico se gli introiti saranno più alti del previsto rispondo che è già previsto dal contratto. Spazi e tariffe. «Non riesco poi a capire per quale motivo noi dovremmo trattare peggio chi si impegna a migliorare la qualità di vita degli altri e cioè chi si dota di un posto auto fuori dalle strade( ztl rosse) rispetto a chi continua ad occupare spazio pubblico ( ztl verdi). Pagare poi in base alla lunghezza dell’ auto è un criterio rozzo ma giusto. Chi occupa più spazio più paga». Conviene più del bus.« Chi lavora in centro e nelle zone tariffate pagherà un abbonamento di 20 euro al mese. So benissimo che per le retribuzioni basse è un sacrificio, ma va considerato che è un abbonamento più basso rispetto a quello del TPL (33 euro al mese) che già tanti lavoratori pagano. Che sia io a sostenere con forza questi principi contro chi fino a ieri mi ha fatto l’ esamino da ambientalista mi fa sorridere. Ma non c’ è da ridere. Non penso ai voti.«Governare è roba per gente seria. Che può sbagliare, ma lo fa su idee e progetti che guardano al futuro non all’ immediato tornaconto elettorale. Questo però è il tempo della demagogia e il cittadino è qualcosa di diverso da una persona: è un voto! Di fronte a questo tutti sono impegnatissimi a lisciare il pelo a qualsiasi protesta, giusta o sbagliata che sia».
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