Silenzio elettorale violato sui social Parte la denuncia all’Agcom
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- Libero
La legge imponeva il silenzio elettorale ma non si contano i politici che se ne sono infischiati e l’ hanno violato. Web e social network (profili Facebook, Twitter e Instagram) sono stati i luoghi preferiti per lanciare gli ultimi messaggi agli elettori e così alla fine è arrivata la scontata denuncia del Codacons all’ Agcom e alla polizia postale. «La normativa – spiega il Codacons – è stata integrata dal decreto legge 807 del 1984 che allarga il divieto di diffondere propaganda elettorale anche alle emittenti radiotelevisive private, e dai richiami dell’ Agcom secondo cui “Sarebbe auspicabile che anche sulle piattaforme in questi due giorni fosse evitata, da parte dei soggetti politici, ogni forma di propaganda, per evitare di influenzare con pressioni indebite l’ elettorato ancora indeciso”».
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