Sigarette elettroniche Arriva la stretta «Stop nelle scuole»
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fonte:
- L`Eco di Bergamo
Maria Emilia Bonaccorso ROMA Verso una stretta sulle sigarette elettroniche: il Consiglio superiore della sanità propone di vietarne l’ utilizzo nelle scuole, di regolamentare la pubblicità, al momento molto forte, e che le ricariche abbiano la chiusura di sicurezza a prova di bambino. E gli esperti segnalano anche l’ opportunità di raccomandare che le sigarette non siano utilizzate in gravidanza o in allattamento. Per ora si tratta solo di una indicazione, seppur autorevole, che diventerà norma solo qualora il governo dovesse decidere di adottare le misure proposte dal suo massimo organismo consultivo sanitario. Gli esperti del ministero si sono avvalsi anche del contribuito dell’ Agenzia del farmaco e delle rappresentanze delle industrie. Valutate anche le motivazioni della scelta francese per lo stop dell’ utilizzo nei luoghi pubblici. Per ora gli esperti ritengono che non esistano le conoscenze per far rientrare le sigarette elettroniche tra i medicinali «per funzione». Gli esperti hanno raccomandato al ministero di costituire un tavolo permanente dove far convogliare le diverse fonti di dati e osservatori, «progettare iniziative informative sui potenziali pericoli legati all’ uso di questi strumenti e promuovere attività di ricerca e studio sui vari aspetti della problematica». Inoltre il Consiglio ha raccomandato di mantenere il divieto di vendita ai minori di anni 18 delle e-cig con presenza di nicotina e alcune prescrizioni nelle etichette, con precise informazioni da fornire al cittadino. Per non dimenticare il controllo e il monitoraggio di possibili sovradosaggi da nicotina. Interviene anche il Codacons: «Se un prodotto è pericoloso per la salute ? afferma Carlo Rienzi ? non ha alcun senso vietarne l’ utilizzo unicamente in un solo ambiente come sembra aver suggerito il Consiglio superiore della sanità». Secondo il Codacons quindi il divieto per le sigarette elettroniche va necessariamente esteso a tutti i luoghi pubblici. «Adesso intervenga il ministro della Sanità con una norma a tutela ? rincara il Moige ? e ci sembra un passo importante verso la consapevolezza che i minori vanno tutelati anche dalla sigaretta elettronica, che merita una piena equiparazione alla sigaretta tradizionale». Nelle scorse settimane, il ministro Beatrice Lorenzin aveva detto di voler aspettare il pronunciamento degli esperti prima di prendere decisioni sulla sigaretta elettronica perché «si tratta di una materia molto complicata». In gioco, non solo la salute, ma pure gli interessi economici delle case produttrici delle e-cig. Linea dura, invece quella annunciata Oltralpe da Marisol Touraine, ministro francese di Affari sociali e Salute, che ha annunciato nei giorni scorsi l’ intenzione di vietare le sigarette elettroniche in bar e ristoranti e, in tutti i casi, ai minorenni. L’ obiettivo è quello di assimilare le e-cig al tabacco tradizionale, impedendo anche la promozione pubblicitaria. «Non è un prodotto banale. Fumare una sigaretta elettronica è fumare. Dobbiamo applicare le stesse misure adottate per il tabacco», ha dichiarato il ministro. nascosto
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