11 Agosto 2009

“Sicilia culla di mafia”, ritirati i depliant

La società spagnola NH si scusa per le espressioni contenute in una brochure L´assessore al turismo: loro sono terra di Eta e bombe

Contrordine: la Sicilia non è la culla di Cosa nostra. La catena alberghiera NH fa marcia indietro e chiede scusa. Il responsabile della comunicazione per l´Italia, Guido Bernardi, annuncia il ritiro immediato e la distruzione degli opuscoli che in inglese e tedesco suggeriscono ai turisti di visitare l´isola, appunto perché culla della mafia.  Il caso, svelato da Repubblica, resta comunque aperto perché due deputati hanno presentato un´interrogazione parlamentare, perché il Codacons annuncia azioni legali e perché l´assessore regionale al Turismo, il finiano Nino Strano, agli albergatori iberici manda a dire: «In risposta a una campagna promozionale del genere non potremmo che replicare: benvenuti in Spagna, terra dell´Eta e delle bombe sui turisti». Strano da senatore si distinse per avere trangugiato mortadella dal suo scranno di Palazzo Madama mentre cadeva l´ultimo governo Prodi. «Ma non facciamone un dramma di questi opuscoli – aggiunge – è solo retorica bolsa e di cattivo gusto». Retorica frutto di «un incidente odioso» secondo lo stesso management dell´NH che assicura di avere già avviato il ritiro di tutte le brochure incriminate. «Abbiamo scritto una lettera al presidente della Regione Raffaele Lombardo – afferma il responsabile della comunicazione Bernardi – per spiegare che si tratta di un opuscolo realizzato dal management precedente all´attuale. è roba di oltre cinque anni fa. Peraltro attribuibile alla Unit tedesca, un caso del quale in Italia veniamo a conoscenza solo ora». Secondo NH, il testo sulla Sicilia culla di Cosa nostra «è probabilmente sfuggito al controllo della direzione» del tempo. E per mettersi al riparo da future proteste la catena precisa: «Non possiamo escludere che dopo la bonifica, in qualche stanza di qualche oscuro alberghetto tedesco fra qualche mese spunti un residuo del depliant». NH conferma di volere continuare a investire in Sicilia dove gestisce già nove alberghi. «Abbiamo totale fiducia nell´isola e nelle sue potenzialità – conclude Bernardi – Lo ribadisco: si è trattato di un incidente odioso di cui ci scusiamo».  I deputati del Pdl Pippo Fallica e Giacomo Terranova, che reputano «la trovata della catena alberghiera spagnola un insulto al buon gusto», intanto, hanno presentato un´interrogazione sul caso al ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, mentre il Codacons ha chiesto ai suoi avvocati di valutare se esistano i presupposti per avviare un´azione legale.

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