“Siamo scettici sul calo: serve una riduzione complessiva del 20%”
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- Messaggero Veneto
ROMA. Bollette di gas e luce più leggere dal primo aprile, con un risparmio per le famiglie di 122 euro l’anno, non trascurabile in questi momenti di crisi economica. A prevederlo è l’istituto di ricerca Rie (Ricerche industriali ed energetiche), anticipando di qualche giorno l’imminente decisione dell’Autorità per l’energia. L’azione dell’organismo di controllo sul fronte dei prezzi, intanto, va oltre, con la proposta di nuove misure per far dimagrire i colossi dell’energia, Eni ed Enel in primis, ma anche Eon ed Edipower, sui mercati all’ingrosso di gas ed elettricità e quindi favorire la concorrenza. Giù da aprile. A decidere sarà come sempre l’Autorità, ma la stima del Rie (ancora più favorevole rispetto a quella di tre settimane fa formulata dal Ref) parla di una forte flessione. Secondo l’istituto di ricerca, il metano dovrebbe segnare un ribasso dell’8% e l’elettricità una flessione del 7%, pari a un risparmio totale annuo di 122 euro. In particolare, per quanto riguarda il gas, il risparmio per una famiglia dai consumi medi di 1.400 metri cubi l’anno dovrebbe essere di 90 euro annuali; per l’elettricità, per un consumo di 2.700 kwh l’anno, è di 32 euro. Secondo l’istituto altre buone notizie dovrebbero poi arrivare a luglio, con una «probabile ulteriore diminuzione che attualmente non si può però quantificare», mentre è «impossibile fare previsioni per l’ultimo trimestre dell’anno». Eni, un passo indietro. Il mercato all’ingrosso del gas è caratterizzato da un «esiguo grado di concorrenzialità», pertanto sarebbe utile «prevedere, per l’operatore dominante (l’Eni, ndr), l’obbligo di offrire annualmente in vendita, a condizioni fissate dall’Autorità, quantità di gas sufficienti a far sì che, dato il rapporto tra domanda e capacità di offerta residua e data la struttura di questa, gli esiti di mercato attesi siano concorrenziali». L’Autorità per l’energia lo mette nero su bianco in un documento messo a punto per rispondere agli obblighi derivanti dal decreto anti-crisi varato dal governo a novembre scorso, che imponeva all’organismo di controllo di formulare una serie di proposte per assicurare che le famiglie fruiscano dei vantaggi derivanti dalla diminuzione dei prezzi dei prodotti petroliferi. A giudizio dell’Autorità, gli obblighi di offerta dovrebbero essere previsti «attraverso procedure concorsuali da tenersi al più presto, auspicabilmente entro aprile 2009». Il mercato elettrico. Le misure proposte dall’Autorità riguardano anche il mercato all’ingrosso dell’elettricità, in particolare in Sicilia e Sardegna, dove si ritiene opportuno per Enel, Eon ed Edipower l’obbligo di cedere «la disponibilità di un ammontare della propria capacità produttiva, tramite un prodotto denominato "Virtual power plant", determinato secondo un criterio che tenga conto dell’effettiva misura del potere di mercato unilaterale detenuta dal soggetto su cui è imposto l’obbligo». In Sicilia, Enel dovrebbe cedere capacità pari a 840 Mw e in Sardegna 450 Mw. Edipower, in Sicilia, 700 Mw e infine Eon, in Sardegna, 350 Mw. L’obiettivo, ancora una volta, è quello di «conseguire un livello accettabile di concorrenza». Il Codacons. «Le previsione del Rie (Ricerche industriali energetiche, ndr) relative alla prossima riduzione delle tariffe luce e gas sono troppo ottimistiche – afferma il presidente Codacons Carlo Rienzi -. Non crediamo che ad aprile le bollette luce e gas possano scendere del 7-8%, ma la riduzione sarà più contenuta. In ogni caso auspichiamo, in questo periodo di grave crisi economica, un calo complessivo delle tariffe energetiche almeno del 20%, per evitare che le famiglie massacrate dalla crisi reagiscano riducendo i consumi». La Coldiretti. La riduzione delle tariffe energetiche è importante per le famiglie ma anche per il contenimento dei costi delle imprese che per l’agroalimentare sono saliti a livelli insostenibili. È quanto afferma, invece, la Coldiretti nel commentare le previsioni del Rie. Il contenimento della spesa energetica in un momento di crisi ha un doppio effetto positivo perchè, sottolinea l’organizzazione, aumenta il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie che dovrebbero risparmiare, tra luce e gas, in media quasi 100 euro all’anno, ma riduce anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare.
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