14 Ottobre 2007

Siamo la voce Poco più di cento persone

PER FORTUNA ieri mattina in piazza Grande c’era il villaggio dello sport, con centinaia di ragazzini e genitori che invadevano gli spazi. Altrimenti i partecipanti al ’corteo degli scontenti’ organizzato dal Codacons, al cospetto della Ghirlandina sarebbero sembrati ancora di meno. Erano in pochi a manifestare contro le istituzioni. Un centinaio di persone. Agguerriti sì, con striscioni, megafono, fischietti e cartelli. Ma pochi. "Non ingoiare il rospo", questo lo slogan della protesta alla quale erano stati invitati coloro, comitati e singoli cittadini, che non hanno trovato il sostegno degli amministratori su vari temi: le microaree per nomadi, la sicurezza, il raddoppio dell’inceneritore, lo svuotamento di piazza XX Settembre, il blocco del traffico, il proliferare di autovelox e photored, il carovita, i costi della politica, le bollette troppo salate e chi più ne ha più ne metta.. Il Codacons ha tentato di raccogliere un malessere generale con una protesta che ha assunto talmente tante volti che a manifestare c’era persino un bislacco Arrigo Martinelli sotto le vesti di monaco birmano. "SONO soddisfatto del numero di persone che ha partecipato – commenta Fabio Galli, vicepresidente regionale del Codacons – per essere la prima manifestazione è venuta fin troppa gente. Le persone non sono più abituate a scendere in piazza. Al giorno d’oggi si accettano le ingiustizie della politica, che costringe le persone a non arrivare alla fine del mese. E’ per questo che stiamo protestando". Galli ha voluto sottolineare più volte che "il corteo non ha colori politici", vista la presenza poco gradita del Circolo delle Libertà cappeggiato da Cinzia Borghi: "Siamo qui come movimento e non come partito – spiega – contro l’aumento delle tasse e per chiedere più serietà alla politica". La voce fuori dal coro è quella di Mauro Manfredini della Lega Nord: "Cosa ci fanno qui i Circoli delle Libertà? – si chiede – Si può dire che oggi (ieri, ndr) sia iniziata la campagna elettorale. Galli e Martinelli stanno cercando di accaparrarsi voti per candidarsi alle prossime amministrative". I diretti interessati non sono d’accordo: "Manfredini faccia cambiare la Costituzione, stiamo agendo secondo la legge", ribatte Galli. UNA POLEMICA che non ha placato l’entusiasmo di chi ha preso parte al corteo che attraverso via Gallucci ha raggiunto il palazzo della Provincia: il presidente Emilio Sabbatini, però, non c’era, anche se ha accettato di ricevere i comitati la settimana prossima. Così gli ’scontenti’ hanno detto la propria e si sono trasferiti in piazza Mazzini. Tra le presenze più importanti il Consap, sindacato di polizia: "Siamo qui per chiedere alle istituzioni di finanziare la sicurezza", ha detto il segretario regionale Roberto Butelli. C’erano anche gli esasperati dall’inceneritore: "Mentre le altre città italiane cercano di smaltire i rifiuti con il riciclaggio, noi raddoppiamo l’impianto". E poi il comitato delle Quattro Ville contro le microaree per nomadi, oltre a sporadici cittadini della zona Tempio: "Non abbiamo partecipato ufficialmente come comitato – ha detto Andrea De Pietri – non abbiamo avuto il tempo di discuterne. Secondo me, comunque, sono stati mescolati troppi problemi in un’unica manifestazione".

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