6 Dicembre 2004

Siae, in vista nuove elezioni

Siae, in vista nuove elezioni


Il Codacons diffida i Beni Culturali: nominate un commissario





ROMA – Nuove elezioni generali in vista per l?assemblea della Siae? La Società italiana autori e editori, dopo la decisione del Consiglio di Stato che ha annullato il consiglio di amministrazione, presidente compreso, sembra destinata a un rinnovamento completo. Il Codacons continua la sua battaglia e mette in mora sia la stessa Siae che il ministro dei Beni Culturali, Giuliano Urbani, nonché la presidenza del Consiglio, i quali oggi stesso riceveranno una diffida a nominare subito un nuovo commissario straordinario e ad eseguire le decisioni del Consiglio di Stato e del Tribunale amministrativo del Lazio. «Abbiamo inviato alla Procura generale della Corte dei conti del Lazio – dice l?avvocato Carlo Rienzi, presidente del Codacons – le sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che hanno dato torto alla Siae, affinché non solo vadano a casa tutti gli amministratori ma si proceda al giudizio per ottenere il risarcimento dei danni all?Erario nei confronti dei responsabili».

Il Codacons, intanto, invita il ministro Urbani a occuparsi direttamente della Siae o a nominare un commissario, come il precedente prof. Mauro Masi, o un Consigliere di Stato di provata esperienza. Da una parte c?è «l?urgenza – ribadisce l?avvocato Rienzi – per effetto del giudicato amministrativo del Consiglio di Stato di riapprovare sia il bilancio del 2003 che del 2004 e quello preventivo del 2005. Ma soprattutto si bloccherà la ripartizione dei proventi che sembra sia stata approvata poco dopo l`udienza del 5 novembre davanti al Consiglio di Stato, e quando già indiscrezioni davano per decaduto e annullato il consiglio di amministrazione della Siae, quindi con una inusitata solerzia e poca `opportunità`». Il Codacons chiede anche di fare chiarezza sui motivi per cui il consiglio di amministrazione annullato ha cambiato la banca di fiducia e la compagnia di assicurazione della Siae.
Ma la novità è che con tutta probabilità il ministro dei Beni Culturali in conseguenza delle decisioni dei giudici amministrativi richiamerà al voto i soci per rieleggere tutta l?assemblea della Siae. «Con la sentenza n.6187 del settembre scorso – sostiene, infatti, l?avvocato Rienzi – il Consiglio di Stato ha confermato una situazione di illegittimità nella ripartizione degli incassi per il settore ?Ballo con strumento meccanico? per l?anno 2001. In sostanza il 50% dei compensi di quel settore erano stati erroneamente attribuiti agli appartenenti alle altre classi della ?sezione Musica?. Ma questo ha prodotto uno spostamento di elettori in fasce di reddito diverse da quelle cui avevano diritto. Anche se il meccanismo della Siae avvantaggia le classi di autori e editori più ricche, comunque prevede che il socio possa votare ed essere votato in base all?appartenza ad una certa fascia di reddito. Poiché il Consiglio di Stato ha ribadito che va ricalcolata la ripartizione degli incassi per il 2001, ne consegue che le elezioni del 2003, come chiediamo oggi al Tar, vanno rifatte, in quanto svolte con una suddivisione in fasce di reddito errate».

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