SIAE: I VERTICI DELL’ENTE INDAGATI PER NON AVER MOSTRATO AI SOCI E AL CODACONS GLI ATTI DEL CDA
SIAE: I VERTICI DELL’ENTE INDAGATI PER NON AVER MOSTRATO AI SOCI E AL CODACONS GLI ATTI DEL CDA
LA PROCURA DI ROMA SU ORDINE DEL GIP MORGIGNI DOVRA’ INQUISIRE IL DIRETTORE GENERALE SIAE GAETANO BLANDINI
Il Gip del Tribunale di Roma Aldo Morgigni, in merito al procedimento penale contro la Siae avviato a seguito di una denuncia del Codacons, ha disposto la restituzione degli atti al Pubblico Ministero, Dott. Alberto Pioletti, affinché lo stesso proceda ad iscrivere nel registro degli indagati Gaetano Blandini, Direttore Generale pro tempore della SIAE.
Lo comunica l’associazione, che aveva denunciato il categorico rifiuto da parte dell’ente a mostrare ai propri soci e al Codacons gli atti emessi dal CdA.
“Avevamo chiesto alla Siae di mostrare gli atti relativi all’investimento effettuato dall’ente in titoli Lehman Brothers, e i provvedimenti adottati per il recupero delle somme perse – spiega il Codacons – L’operazione finanziaria, infatti, produsse una perdita pari a circa 80 milioni di euro ai danni sella società, e proprio per garantire ai soci la massima trasparenza, abbiamo avviato da anni una battaglia volta a conoscere i dettagli del nefasto investimento”.
Come si ricorderà gli 80 milioni di euro vennero investiti su decisione del CdA, di cui faceva parte Diego Cugia di Sant’Orsola, cugino di Terenzio Cugia di Sant’Orsola, all’epoca dirigente della stessa Lehman Brothers.
Tuttavia la Siae ha sempre rifiutato di mostrare qualsiasi carta non solo al Codacons ma anche ai propri soci, nonostante una recente sentenza del Consiglio di Stato la obbligasse ad agire in tal senso. A seguito del reticente comportamento dell’ente – prosegue l’associazione – la Procura della Repubblica di Roma, eseguendo l’ordine del Gip Aldo Morgigni, dovrà ora iscrivere nel registro degli indagati il Signor Gaetano Blandini, Direttore Generale pro tempore della S.I.A.E..
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