Si sveglia dal coma Migliora l’ anziana assalita dal rottweiler
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fonte:
- L`Eco di Bergamo
La gabbia del rottweiler a Gaverina Terme gaverinaLa prognosi resta riservata e permane il pericolo di vita, ma ci sono segnali di miglioramento nelle condizioni di Rita Patelli, la donna di 84 anni gravemente ferita dopo essere stata aggredita dal rottweiler di suo nipote, sabato pomeriggio a Gaverina. L’ anziana, ricoverata ai Riuniti con ferite gravi in varie parti del corpo, ieri si è svegliata dal coma (indotto con i sedativi) e ci sono speranze che si possa riprendere. I medici del reparto di Rianimazione sono comunque molto prudenti e mantengono riservata la prognosi, vista la gravità delle ferite. Rita Patelli ha infatti subito traumi alla testa, al torace (con costole fratturate) e alla gola, tali da indurre i dottori a considerarla comunque ancora in pericolo di vita. Attimi terribili, quelli vissuti dall’ anziana. Sabato pomeriggio verso le 18 la donna era in compagnia della cognata (che è la madre del proprietario del cane, un imprenditore di Gaverina) nella casa di via San Vittore dove si trovava il recinto del cane. E’ stata la cognata ad aprire la gabbia, per dar da bere al rottweiler, come già fatto diverse volte in passato senza problemi. Sembra che, appena aperta la gabbia, inspiegabilmente l’ animale sia balzato addosso a Rita Patelli. La cognata è rimasta ferita a sua volta, intervenendo per difenderla, ed è ricoverata a Seriate. Una terza donna che era con loro, illesa, ha dato l’ allarme. Provvidenziale l’ intervento dei carabinieri, in particolare del comandante della stazione di Casazza, il maresciallo Fabrizio Dadone, che libero dal servizio è stato il primo a giungere sul posto. Il militare è stato costretto a uccidere l’ animale con quattro colpi di pistola, per porre fine alla brutale aggressione delle due anziane. «Quel cane a me non piaceva – ha confessato ieri una cugina dell’ ottantaquattrenne ferita – non mi è mai piaciuto. Ma prima di sabato non mi risulta che avesse mai tenuto comportamenti aggressivi». Ieri il campione di cervello del rottweiler è stato prelevato dal personale dell’ Asl di Bergamo e consegnato all’ istituto zooprofilattico di Brescia. Già oggi si saprà se il cane era affetto o meno dal virus della rabbia. «Ipotesi comunque poco probabile – ha spiegato ieri Eugenio Testa, responsabile del servizio Asl di sanità animale – dato che in Lombardia da anni non si registrano casi». Per comprendere perché l’ animale abbia avuto un simile comportamento – spiegano gli esperti – occorrerebbe un’ analisi etologica, ormai impossibile visto che il rottweiler è morto. Il Codacons, dopo l’ incidente di Gaverina, ha chiesto le dimissioni del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, che ha «cancellato la lista delle 17 razze pericolose». Ieri è intervenuta la presidente dell’ ordine dei medici di Milano, Carlotta Bernasconi: «La cancellazione delle black list si basa sul fatto che non esistono prove scientifiche per classificare la pericolosità di un cane solo in base alla razza». Il centro per i diritti del cittadino, Codici, chiede «la denuncia del proprietario del rottweiler». A renderlo noto è Valentina Coppola, responsabile ambiente dell’ associazione. «E’ chiaro che il rottweiler detenuto in gabbia, non fosse gestito in conformità con quanto previsto dalla norma». Al momento, va precisato, non risulta però alcun tipo di provvedimento nei confronti del proprietario del cane.
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