Si saldi chi può. La spesa delle famiglie e gli sconti alti ma non da record
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fonte:
- Help Consumatori
Si saldi chi può. Domani partono i saldi estivi in quasi tutta Italia e fioccano le stime, o gli auspici, su quanto le famiglie saranno disposte a investire. Quale sarà la spesa per i saldi? I numeri vanno da una stima di 146 euro a famiglia (Federconsumatori) a 165 euro a famiglia (Codacons) fino a salire al dato diffuso oggi da Fismo Confesercenti, che parla di un italiano su due pronto a comprare con una spesa di 285 euro a famiglia.
Naturalmente tutto dipenderà dalle risorse di partenza. E, come evidenzia la stessa Confesercenti, il dato medio nasconde una forte polarizzazione fra quel terzo di italiani che si fermerà a meno di cento euro e chi invece investirà di più nella spesa per i saldi.
I saldi, la spesa, gli acquisti
In ogni caso si parte domani in quasi tutta Italia, dopo l’avvio anticipato della Sicilia e con l’eccezione delle province autonome di Trento e Bolzano e di Basilicata e Puglia, ultime regioni a partire, rispettivamente il 2 agosto ed il 24 luglio.
Sembra alto l’interesse dei consumatori: il 52% dichiara di voler approfittare dei saldi estivi per fare uno o più acquisti, mentre il 27% deciderà in base alle occasioni. Fismo Confesercenti stima una spesa media di circa 124 euro a persona.
I saldi sembrano ancora “tenere” anche come occasione di spesa per le famiglie. Quasi la metà degli intervistati da Confersercenti dice infatti che i saldi sono un’occasione per i consumatori (48%) mentre il 24% ormai dice che è un metodo di vendita superato.
Un italiano su tre si terrà sotto i 100 euro, mentre il 20% spenderà più di 200 euro.
Gli italiani cercheranno soprattutto calzature, acquisto indicato dal 63% del campione, seguito da maglie e magliette (40%) e da camicie e camicette (19%). Seguono l’intimo (segnalato dal 18% dei rispondenti), costumi da bagno e accessori mare (17%) e borse, cinture, portafogli e piccola pelletteria (10%).
Saldi estivi, sconti alti ma non da record
Un’altra dimensione dei saldi estivi sarà la percentuale di sconto. Saranno “sconti buoni” e abbastanza alti, in salita rispetto ai saldi invernali, anche se inferiori a quelli che c’erano stati la scorsa estate. L’analisi in questo caso è dell’Unione Nazionale Consumatori che ha analizzato i ribassi effettivamente praticati dai commercianti negli ultimi anni secondo le rilevazioni dell’Istat.
L’abbigliamento registrerà un abbassamento dei prezzi del 20,6%, in deciso aumento rispetto al 18,5% di gennaio 2021, +2,1 punti percentuali, anche se inferiori rispetto al record dell’estate 2020 quando lo sconto si era attestato al 23,9%. Gli sconti sulle calzature saranno anch’essi del 20,6%, 2,6 punti di differenza rispetto al 18% di quest’inverno.
Nel complesso, stima l’UNC, per Abbigliamento e calzature lo sconto sarà del 20,7%, superiore nel confronto con il 18,5% dell’inizio dell’anno ma inferiore al 23,8% di un anno prima.
«I commercianti, in crisi quanto i consumatori, hanno deciso di alzare gli sconti praticati rispetto a quest’ inverno, anche se non a livelli record. Speriamo basti per risollevare le sorti del settore – commenta il presidente dell’associazione Massimiliano Dona – I dati Istat, comunque, confermano che i ribassi solitamente reclamizzati in vetrina, 70% e 50%, sono ben lontani da quelli effettivi. Insomma, la vecchia abitudine di far lievitare il prezzo vecchio è ancora diffusa. Per questo suggeriamo ai clienti di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare e di non farsi incantare da sconti troppo elevati».
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