Si paga più qui che a Roma
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fonte:
- Messaggero Veneto
di Martina Milia Non bastavano le polemiche in consiglio comunale e gli attacchi ripetuti dei commercianti contro il piano della sosta entrato in vigore più di un anno e mezzo fa a Pordenone. A minare la tregua ci si mette anche il Tar del Lazio che ha accolto la sospensiva del Codacons contro il piano che aumentava il costo del ticket da un euro a un euro e 50 l’ ora. Rischio ricorsi. Risultato: il tetto è rimasto – per ora (il tribunale entrerà nel merito a settembre) – di un’ euro l’ ora. Se il tribunale confermasse la linea questo aprirebbe la strada a ricorsi anche in altre parti d’ Italia. A Pordenone il costo dei parcheggi è passato da un massimo di 1,2 euro a un massimo di 1,6 euro (tetto raggiunto anche a Trieste, ma davanti a piazza Unità). Le motivazioni. Secondo il Tar, il Campidoglio ha utilizzato ingiustificatamente «la leva finanziaria quale strumento esclusivo per migliorare l’ utilizzo degli spazi di sosta tariffata». Prima di rimodulare i prezzi, scrivono i giudici nel dispositivo, «non vi è stata alcuna verifica circa la domanda di sosta nelle diverse zone tariffate, né alcuna differenziazione è stata operata tra soggetti che provengono da zone già coperti da servizi “forti” di trasporto pubblico e utenti che invece si spostano da zone periferiche o comunque non adeguatamente servite». Certo Pordenone non è Roma, e il piano delle tariffe adottato dal Comune nasce da studi sul traffico e dalla volontà di spostare quote di auto fuori. Ma è pur vero che in tutti i contesti ufficiali l’ amministrazione ha detto di aver aumentato i parcheggi per necessità finanziarie. I commercianti. Anche l’ associazione dei Commercianti ha fatto una guerra serrata all’ amministrazione comunale contro il piano della sosta e a Natale ha posto la giunta alle strette obbligandola a decretare nei giorni prima delle feste la sosta gratuita in centro (operazione che è costata alle casse comunali circa 20 mila euro). Il questionario. Non a caso nel questionario che Sviluppo e territorio ha distribuito a circa 400 utenti del centro città – anche frequentatori dei multipiano (anche Gsm, la società del Comune che gestisce la sosta a pagamento è socia di Sviluppo e territorio) – le prime domande riguardano proprio l’ appropriatezza del costo del parcheggio in centro. Tra le domande anche la richiesta se il parcheggio Marcolin vada messo o meno a pagamento. La proposta che Ascom aveva avanzato all’ amministrazione all’ epoca, infatti, era stata quella di non forzare la mano con un aumento così sostanzioso degli stalli su strada in centro e di mettere in compenso parte del Marcolin a pagamento, favorendo la rotazione. Pums. Intanto il piano della mobilità urbana e sostenibile prevede – da qui al 2020 – la sparizione di circa 500 stalli su strada per consentire un allargamento delle zone a traffico limitato e il conseguente trasferimento delle automobili sui parcheggi esterni (fiera, ospedale, centro Meduna). ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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