15 Maggio 2009

Si chiama dimethylbromoglutaronitrile

 
 
Cosmetici tossici, maxi sequestro in Italia
Contenevano un potente allergene. La Finanza fa ritirare 15mila confezioni

 
TRENTO. Si chiama dimethylbromoglutaronitrile, è un potente allergene che può provocare eruzioni cutanee e serie dermatiti. La sostanza chimica, altamente tossica e bandita dall’Unione europea, è stata utilizzata in cosmetici prodotti in Germania e distribuiti anche in Italia in una catena di negozi a costo molto basso. La Guardia di Finanza, partita da Bolzano per i controlli, ha sequestrato 15 mila confezioni e ha denunciato l’importatore. Un primo lotto di 6.000 confezioni di cosmetici prodotti in Germania dalla Asam Gmbh & C Betriebs e importati dalla Sms Distribution di Bolzano, è stato sequestrato dalle Fiamme Gialle semplicemente perchè erano risultate prive dell’etichetta tradotta in italiano. Dall’esame dei componenti è stata notata la presenza del pericoloso allergene, che dal giugno 2008 era stato vietato anche in Italia. Per questo la Procura di Bolzano ha voluto vederci chiaro e ha disposto analisi di laboratorio su alcuni campioni. I tecnici hanno così confermato la presenza in dosi notevoli, fino a 156 mg per kg, dell’allergene proibito (in sigla Mdbgn). Usata come conservante, questa sostanza può creare seri problemi alla pelle, soprattutto in persone con basse difese immunitarie. Con questi risultati in mano la Procura di Bolzano è intervenuta tempestivamente e ha ottenuto dal Gip del Tribunale altoatesino il sequestro preventivo di tutte le confezioni rimaste in vendita in Italia nella catena "Nine-T-Nine Cent Paradise": in tutto 15.608 fra detergenti, shampoo, creme e gel posti sugli scaffali di 70 dei 171 negozi sparsi in tutta Italia. Un’allerta è stata estesa a tutta l’Europa. L’ex amministratore della ditta importatrice è stato quindi iscritto nel registro degli indagati per importazione di prodotti pericolosi per la salute pubblica. Il responsabile tedesco dell’azienda produttrice verrà invece indagato a conclusione della rogatoria internazionale, ha detto il sostituto procuratore di Bolzano Igor Secco in una conferenza stampa convocata a Trento. «Qualche prodotto incriminato potrebbe essere sfuggito ai controlli della Guardia di Finanza», ha ammesso il magistrato, sottolineando come la loro vendita è comunque proibita. Infine un consiglio dalla Guardia di Finanza a chi in questo periodo di crisi non disdegna di rivolgersi ai negozi a prezzi stracciati: l’importante è controllare le etichette, e se non sono in italiano allora bisogna diffidare.  Inatnto il Codacons chiede il risarcimento dei danni subiti dai consumatori dei cosmetici.  A stabilirlo, spiega il Codacons in una nota, è il Codice del Consumo, decreto legislativo n. 206/2005, che all’art. 114 stabilisce che il «produttore è responsabile del danno cagionato da difetti del suo prodotto». A risponderne, però, ai sensi dell’art. 121, potranno essere obbligate in solido tutte le persone che saranno considerate responsabili dei danni subiti dai consumatori.  In attesa, quindi, della fine dell’inchiesta, il Codacons invita i consumatori a conservare le confezioni del prodotto e a presentare richiesta di risarcimento del danno.

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