Si cambi la Bersani. E gli utenti insorgono
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fonte:
- Brescia Oggi
Le compagnie chiedono un dietrofront, i consumatori: “Vergognoso“
“Aggiustare il tiro“ sulle misure che hanno cambiato le regole alla base del rapporto compagnie-assicurati in particolare per la rc auto. È la richiesta che le assicurazioni rivolgono, a soli due giorni dalla chiusura delle urne, al futuro, nuovo governo di Silvio Berlusconi. Una richiesta formulata sia dall`Ania, che rappresenta le società, sia dal big di settore, Generali. Al centro del contendere, le norme contenute nel secondo pacchetto liberalizzazioni a firma Bersani in vigore dal febbraio 2007. Ma i consumatori hanno già fatto sapere che non ci stanno. Le misure sull`Rc-auto della seconda lenzuolata Bersani fanno perno su due cardini: l`indennizzo diretto, cioè la possibilità di ottenere il risarcimento dal proprio assicuratore, e l`abolizione, anche nel ramo danni, dell`agente monomandatario. Nel caso di nuovo contratto, inoltre, la compagnia non può assegnare una classe di merito più sfavorevole, ed è possibile recedere dalle polizze pluriennali senza oneri, con preavviso di 60 giorni. A riaprire l`intera questione, le dichiarazioni del presidente dell`Ania, Fabio Cerchiai, e dell`amministratore delegato di Generali, Giovanni Perissinotto, con un appello al prossimo esecutivo. “Le autorità“ ha detto Perissinotto, “dovrebbero riflettere sull`efficacia delle misure adottate, aggiustando il tiro dove necessario“: il divieto di monomandato per gli agenti assicurativi, non ha introdotto concorrenza, “non è chiaro“ se abbia migliorato le condizioni per i consumatori e ha avuto un “impatto negativo“ su agenti e compagnie. Di più: “la legge Bersani ha comportato sforzi e costi addizionali a Generali“. Che la Bersani vada modificata è una convinzione anche dell`Ania. “Sbagliata e controproducente“, l`ha definita Cerchiai. Parole che non sono piaciute affatto ai consumatori. Il Codacons parla di “provocazioni aberranti“ e chiede a Berlusconi “una risposta dura e decisa“. Federconsumatori e Adusbef bollano come “vergognosa“ la proposta dell`Ania. Il presidente dell`Adusbef, Elio Lannutti (appena eletto con Idv), teme si ripeta “qualcosa di simile alla legge truffa salva-compagnie del precedente governo di centrodestra“, che, a fronte della multa dell`Antitrust a 18 compagnie, stabilì norme che facevano lievitare i costi delle cause per gli utenti.
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