9 Dicembre 2006

SHOPPING SI` ma adagio

SHOPPING SI` ma adagio. Parola del Codacons che, dopo un monitoraggio partito ad ottobre e ancoRa in fase di svolgimento, denuncia rincari in quasi tutti i settori degli acquisti e dei consumi natalizi. La presidente Carla Falcinelli spiega che a risentire dell`inflazione sono stati soprattutto i comparti legati alle feste in arrivo. “ALBERO e addobbi, per esempio, hanno subìto aumenti del 10-15 per cento ? denuncia la Falcinelli ? tant`è che la maggior parte delle persone contattate dai nostri volontari dichiara che rinuncerà all`abete vero, e si orienterà verso quello sintetico. Stesso discorso per gli addobbi. Sempre più cari. Una palla colorata ? spiega il Codacons ? adesso può costare anche venti euro, le meno costose partono da 4-5 euro“. A risentire dell`austerity anche il comparto alimentare. “Già due anni fa molti consumatori avevano ristretto i cordoni della borsa, rinunciando a cibi costosi come il tartufo, il pesce e le primizie. Quest`anno, dal nostro monitoraggio risulta che 20 persone su cento contattate dispongono di meno soldi da destinare al cenone o al pranzo natalizio“. ANZIANI E PRECARI. A pagare il dazio più pesante al carovita sono soprattutto le cosiddette fasce “deboli“. E` quanto denunciato dai sindacati dei pensionati (Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp) durante una piattaforma unitaria, durante la quale è stato chiesto all` amministrazione comunale di rivedere le politiche per la casa, la mobilità, le tariffe, l` Ici e i prezzi. “Quella degli anziani (un esercito che nel comune di Perugia recluta circa 35mila abitanti, di cui oltre 8mila non autosufficienti) è un`emergenza che non può più attendere ? ha sottolineato Leonardo Barbalinardo, Fnp-Cisl ? per questo è necessario convocare un tavolo permanente di confronto, che consenta un rapporto continuo con l`amministrazione“.

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