15 Maggio 2009

Shampo tossico, sequestrati duecento flaconi

La Finanza al Nine-t-nine di via Roma. Il negozio: erano già fuori vendita

Il prodotto bandito dalla Ue perché contiene un potente allergene della pelle E’ scattato anche a Mantova il sequestro dei prodotti cosmetici banditi dall’Unione Europea contenenti un potente allergene della pelle. Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza ha sequestrato duecento flaconi di shampo nel punto vendita Nine-t-nine di via Roma, che però, come riferiscono i titolari, aveva già provveduto circa tre mesi fa a ritirare il prodotto dal commercio. I duecento flaconi erano infatti stati stoccati in un magazzino, chiusi in una scatola con la scritta "prodotto da non commercializzare", come riferisce il responsabile del punto vendita. «Lo abbiamo tolto dalla vendita mesi fa – spiegano dal negozio di via Roma – perché la nostra catena ci aveva avvisato. Li abbiamo presi, messi in una scatola e chiusi per bene». Nei giorni scorsi i finanziari hanno risigillato la scatola e consegnato il verbale di sequestro, confermando che non potevano essere posti in commercio. «Se devo dirla tutta – riprende il responsabile del Nine-t-nine di Mantova – io stesso, tra l’altro, avevo usato quel prodotto su di me e non mi è successo nulla. Come tutti sanno i clienti sono i primi a lamentarsi e da noi non è mai venuto nessuno». In queste ultime ore sono state migliaia le confezioni di prodotti cosmetici considerati tossici sequestrate dalla Guardia di Finanza sull’intero territorio nazionale dopo un’indagine avviata a Bolzano. I cosmetici, prodotti in Germania dalla Asam Gmbh & C Betriebs, erano importati dalla Sms Distribution di Bolzano e venduti nei negozi della catena ‘Nine-T-Nine’, come hanno sottolineato in una conferenza stampa al Comando della Guardia di Finanza di Trento. L’ex amministratore della ditta importatrice è stato iscritto nel registro degli indagati per importazione di prodotti pericolosi per la salute pubblica. Il responsabile tedesco dell’azienda produttrice verrà indagato a conclusione della rogatoria internazionale, ha precisato il sostituto procuratore di Bolzano Igor Secco. Le indagini, coordinate dalla Procura di Bolzano, sono state avviate dopo il sequestro amministrativo di circa 6.000 confezioni prive dell’etichetta in italiano. La sostanza proibita, in sostanza, era elencata sulle etichette ma in lingua tedesca.  Nel frattempo ieri il Codacons ha chiesto il risarcimento dei danni subiti dai consumatori dei cosmetici considerati tossici e sequestrati dalla Guardia di Finanza sull’intero territorio nazionale.  Per il Codacons non basta il sequestro dei prodotti e l’eventuale azione penale che il Procuratore deciderà di intraprendere. Ora vanno risarciti anche i consumatori.

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