15 Gennaio 2015

Servizi idrico a Lipari, l’ Eas invia le fatture del 2008

Servizi idrico a Lipari, l’ Eas invia le fatture del 2008

Ex utenti Eas allarmati dalle richieste di pagamento del conguaglio da parte dell’ Ente acquedotti siciliani, in liquidazione, relativamente al2008. Il termine per i pagamenti è fissato per il prossimo 17 gennaio, gli importi sono vari, anche oltre mille euro per una famiglia composta da tre persone: ma… ci troviamo nel2015! Le fatture, dunque, sono cadute in prescri zione, perché giunte oltre i cinque anni. Sulla questione è intervenuto l’ avvocato Paolo Intilisano, noto nell’ isola per aver portato avanti per conto del Codacons le battaglie sul depuratore e per aver fermato una lottizzazione a Canneto. «Se non sono mai arrivate nel corso degli ultimi cinque anni richieste di pagamento del saldo relativo all’ anno 2008 – ha precisato il legale – il credito dell’ Eas si è prescritto il 31 dicembre 2013. I canoni relativi al contratto di somministrazione di acqua sono, infatti, soggetti alla prescrizione quin quennale», (sentenze Tribunale di Pescara 5 marzo 1999, Tribunale di Tivoli 11 luglio 2007 e Tribunale Superiore delle Acque 23 settembre 1989; Corte di Cassazione 12 febbraio 2008). «Mi sembra inoltre di ricordare – ha aggiunto Intilisano – che il servizio dal 2009 è passato al Comune e che parecchi utenti avevano pagato all’ Eas l’ acconto relativo al 2009. Il Comune, però, non riconobbe questi pagamenti in acconto e gli utenti dovettero ripagare la somma. L’ Eas, inoltre, non rispose alle istanze di rimborso presentate. Sarebbe quindi da verificare -ha concluso – se non vi sono anche dei crediti da portare in compensazione». Sulla questione è intervenuto anche ilvicesindaco con delega al settore idrico, Gaetano Orto, il quale ha annunciato che chiederà spiegazioni all’ Eas, anche per quanto riguarda gli anni successivi. Intanto sulla mancanza d’ acqua provocata da condotte colabrodo si registra la richiesta di aumento dei quantitativi inoltrata dallo stesso vicesindaco alla società che gestisce il dissalatore. Una volta terminati gli interventi alla ormai famigerata (per i continui inconvenienti) condotta di Bagnamare sarà infatti aumentata per un certo periodo la produzione a 4500 metri cubi al giorno. Ciò per coprire il fabbisogno, in considerazione anche delle lamentele dell’ utenza. Le spese saranno poste a carico del bilancio 2015. E a proposito del bilancio 2015 , l’ Amministrazione ha richiesto alla tesoreria un’ anticipazione di 4milioni 675mila euro euro per l’ anno corrente e seguenti, prevedendo, ovviamente, apposito stanziamento di spesa sul bilancio per gli interessi passivi. L’ ente, come tanti altri Comuni, deve fare i conti con problemi di liquidità. Si fa infatti sentire il peso dei mancati puntuali accreditamenti regionali e statali accentuati dai ritardi sulle riscossioni dei tributi locali, nonostante l’ accertamento di maggiori entra te.
 

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