Servizi comunali spunta il “tariffone”: addio musei gratis per gli over 65
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fonte:
- Repubblica.it
La rivolta dei passeggini non è servita a nulla. O almeno non è bastata a convincere la giunta Marino a fare marcia indietro sulle rette degli asili nido. Che dal prossimo anno aumenteranno, a seconda del reddito, dal 7 al 15% in più al mese, con la cancellazione delle agevolazioni per il terzo figlio. Esattamente quanto doveva accadere già a partire dall’ anno scolastico in corso. Un rincaro contro cui hanno fatto ricorso una ventina di associazioni, tra cui il Codacons e il Forum delle famiglie ed è stato poi bocciato dal Tar perché intervenuto a iscrizioni già chiuse. È la principale novità del cosiddetto “tariffone”, la maxidelibera propedeutica al previsionale 2015 che determina il costo dei servizi pubblici a domanda individuale, approvata ieri in Commissione Bilancio. L’ altra brutta sorpresa riguarda invece l’ ingresso nei musei comunali: d’ ora in avanti gli over 65enni saranno costretti a pagare, così come dall’ estate scorsa accade nei musei statali. Gli anziani, dunque, non potranno più entrare gratis in nessuna pinacoteca o area archeologica della città. Una misura decisa per ricompensare le perdite causate da un altro provvedimento, sempre in scia con quello adottato a livello nazionale, la cui sperimentazione è partita ad ottobre e il Campidoglio ha intenzione di proseguire: l’ ingresso gratuito ogni prima domenica del mese in tutti i musei civici per i cittadini residenti a Roma. Significa, in sostanza, che le tariffe della cultura capitolina si allineano a quelle del Ministero per i beni culturali. È stato infine rinviato il parere sulla propedeutica 6/2015 che recepisce e fissa le linee guida per l’ applicazione dell’ indicatore della situazione economica equivalente (Isee), così come richiesto dalla legge di Stabilità. “Questa delibera”, spiega il presidente della Commissione Alfredo Ferrari, “prevede un innalzamento del tetto Isee che rischia di diventare un’ agevolazione a pioggia. Per questo ho accolto la richiesta avanzata dal vicepresidente Gemma Azuni per un approfondimento, affinché i dipartimenti forniscano i dati relativi alle situazioni di intervento per Isee su casa, scuola e assistenza”. Anche perché, approfondisce la Azuni, “con questa riforma entrano a far parte del reddito delle famiglie anche le pensioni di invalidità e gli assegni di accompagnamento che spettano ai disabili gravi. Col rischio di perdere alcune agevolazioni del Comune. Un’ ingiustizia cui bisogna porre rimedio”.
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