15 Maggio 2009

Sequestrati 21mila cosmetici

Maxi-operazione di Guardia di finanza e Polizia tributaria.  Codacons: risarcire i consumatori  «Pochi flaconi in giro». Sms Distribution: sicuri i nostri negozi

TRENTO Sono ventunomila i flaconi di prodotti cosmetici contenenti il «dimethylbromoglutaronitrile », un potente allergene della pelle bandito dall’Unione europea sequestrati in tutta Italia dalla Guardia di Finanza su iniziativa del nucleo di polizia tributaria di Bolzano. I prodotti sarebbero stati importati dalla Sms distribution srl di Bolzano, che gestisce la catena di negozi al dettaglio «Nine-T Nine Cent Paradise » (che ha sette punti vendita in regione). La Procura di Bolzano ha invitato i cittadini a leggere sempre le etichette dei prodotti per cautelarsi dai contenuti tossici. La guardia di finanza ha suggerito di diffidare nel caso non ci siano scritte in italiano. È stato subito attivato «l’alert» europeo. I prodotti sarebbero stati importati dalla Sms Distribution srl di Bolzano (che detiene il marchio 99 cent), il cui precedente ammini– stratore risulta indagato per violazione dell’articolo 7 della legge 713 del 1986 sulla produzione e vendita di cosmetici. I prodotti sarebbero stati acquistati da una ditta tedesca e immessi sul mercato a partire dal gennaio 2008. In un primo tempo gli inquirenti avevano parlato di 15mila sequestri su un totale di oltre 21mila prodotti. Ma secondo una precisazione successiva, «solo alcune decine di flaconi potrebbero essere sfuggiti ai controlli ed essere finiti nelle mani dei consumatori ». Ieri i dettagli sono stati resi pubblici dal comandante regionale Francesco Attardi, da quello provinciale di Bolzano Claudio Di Gregorio, dal comandante del nucleo di polizia tributaria in Alto Adige Marco Tripodi, dal sostituto procuratore titolare dell’indagine a Bolzano Igor Secco. La sostanza incriminata è «altamente tossica scrive la Guardia di finanza e a contatto con la pelle causa eruzioni cutanee e dermatiti». Secondo l’accusa si trovava all’interno di una ventina di tipologie di prodotti a uso comune come detergenti, gel doccia, shampoo, creme. Flaconi con nomi come «Almisan », «Almicare», «Almimed », «Trefleur» e venduti in confezioni da 300 e 1.000 cl. I cosmetici tossici sono stati prodotti dalla ditta tedesca Asam Gmbh & C Betriebs Kg e importati e distribuiti in Italia dalla Sms, che gestisce direttamente molti dei punti vendita «99 cent» (i rimanenti sono in franchising). Attualmente l’unico indagato rischia, se le accuse fossero confermate, da uno a 5 anni di carcere. Non ci sono invece responsabilità per i negozianti. La Guardia di finanza ha fatto sapere di aver trovato piena collaborazione da parte del nuovo amministratore della Sms. L’operazione «Nine-t-nine» era partita dal sequestro di 6mila prodotti, sprovvisti di l’etichetta in italiano (è vietato dalla legge). I finanzieri si sono accorti che tra gli ingredienti era menzionata la sostanza tossica. Dopo le risultanze di laboratorio, che ne hanno provato «l’alta concentrazione», per ordine del gip di Bolzano Carla Scheidle è scattato il sequestro di tutti i prodotti dello stesso tipo immessi sul mercato dalla Sms. I negozi controllati in tutta Italia sono 171, in 52 province. Di questi, 70 sono risultati «irregolari» per l’offerta dei prodotti in questione. In Trentino Alto Adige sono 7 quelli ispezionati e 5 quelli in «irregolari» (i punti vendita sono a Bressanone, Merano, Bolzano, Trento, Rovereto e Pergine).  Il Codacons nazionale «Vanno risarciti i consumatori per i danni che hanno subito». «I nostri negozi sono sicuri e altrettanto lo è la merce che mettiamo in vendita. Nei punti vendita con il nostro marchio il consumatore è assolutamente garantito», dice il direttore commerciale della Sms Distribution srl di Bolzano, Gianfranco Iannotti. L’azienda ritiene «eccessiva l’evidenza data alla vicenda rispetto al dato reale». Gli interessati hanno dichiarato di aver preso tutte le precauzioni dopo la scoperta della presenza del «dimethylbromoglutaronitrile » in una ventina di tipologie di prodotti cosmetici sequestrati. «Abbiamo provveduto da tempo ha continuato Iannotti a controllare che siano stati ritirati tutti i prodotti nocivi e abbiamo naturalmente interrotto ogni rapporto con la ditta produttrice».
 

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this