3 Febbraio 2011

Seminò mais Ogm in Friuli Cominciato il processo

 È cominciato oggi il processo contro Giorgio Fidenato, che lo scorso aprile aveva seminato mais Ogm nei suoi poderi di Fanna e di Vivaro. Ammesse tutte le costituzioni di parte civile

È cominciato oggi a Pordenone il processo contro Giorgio Fidenato, presidente di "Agricoltori Federati" che lo scorso aprile aveva seminato mais Ogm nei suoi poderi di Fanna e di Vivaro. Si è giunti al dibattimento dopo che lo stesso Fidenato si era opposto al decreto penale di condanna al pagamento di una sanzione di 30 mila euro e alla distruzione del mais transgenico.
Questa mattina il giudice monocratico Rodolfo Piccin ha ammesso tutte le richieste di costituzione di parte civile avanzata da Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia di Pordenone, Coldiretti, Slow Food, Codacons regionale e nazionale. Allo stesso modo sono stati ammessi tutti i mezzi di prova tra cui testi, documenti, indagini scientifiche. Fidenato, difeso dall’avvocato Francesco Longo, comparirà in Tribunale il prossimo 29 giugno, data della prima udienza calendarizzata dal giudice per entrare nel merito della vicenda. "
Quella presa oggi dal giudice di Pordenone è una decisione storica per l’intero movimento di Slow Food che vede così riconosciuti i suoi legittimi interessi nella partita della difesa dalle coltivazioni Ogm". Lo ha affermato all’Ansa l’avvocato Stefano Cavalitto, che tutela gli interessi dell’associazione presieduta da Carlo Petrini ammessa come parte civile nel processo.
"Questo pronunciamento riconosce come i diritti di Slow Food, individuati addirittura nello Statuto, siano stati lesi e come l’associazione possa a tutti gli effetti essere chiamata in causa quando si parla di tutela dell’ambiente e delle biodiversità", ha aggiunto Cavalitto sottolineando che "è la prima volta che Slow Food intraprende a livello nazionale un’azione legale di questo tipo che prevede la costituzione di parte civile".
 
 
 
 

 

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