Self service, tabaccai disobbedienti
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fonte:
- Il Gazzettino
C`è chi li tiene in funzione per rientrare dai costi in un mercato in progressiva flessione Si è mai vista un regola applicata con uniformità senza che al primo spiraglio non ci sia chi vi infila un cavillo utile per l`ennesimo escamotage? No, e difatti non fa eccezione la norma sulla chiusura diurna dei self service di sigarette. I lucchetti ai distributori automatici di “bionde“ dalle 7 alle 21 dovrebbero tutelare i minori di 14 anni ma i tabaccai sono gente rotta a tutte le esperienze che sa benissimo che acquistare un pacchetto per chi non ha l`età è facile come bere un bicchier d`acqua. E poi ci sono i costi aziendali del macchinario, le tasse e la contrazione dei consumi.Insomma, se il tabagismo si sta “fumando“ fette sempre più larghe di mercato, i tabaccai corrono ai ripari. Anche tenendo in funzione i distributori in barba ai divieti. L`offensiva del Codacons che mette alla gogna Rovigo perché non rispetta la legge, trova i rivenditori di tabacco abbastanza indifferenti, consci della violazione, ma poco convinti a piegare al testa al diktat. “Me li danno loro i 15mila euro che ho speso per comprare il distributore? – domanda Cesare Munerato, tabaccaio in via Badaloni – Vabbé, lo chiuderò ma non è giusto. Ho speso una “cifra“ per comprarlo, ci pago la Tosap e mi impediscono di farlo funzionare. Ormai d`inverno si vendono la metà dei pacchetti di qualche anno fa. La gente smette di fumare per i divieti nei locali e negli uffici e se quando ci sono le finestre aperte qualche boccata in più ci scappa, ora che è tutto chiuso nemmeno più se le comprano. Ormai questa non è un`attività tanto redditizia“.C`è chi, come il rivenditore di via Angeli, che tiene aperta la tabaccheria così tante ore che la rivendita automatica diventa quasi superflua. “Alle sette io apro l`esercizio e chiudo il distributore – spiega il titolare – e alla sera rimango aperto anche oltre le 22 e quindi non ho problemi. In più tengo aperto anche di domenica e quindi non ho la tentazione di lasciar funzionare il distributore automatico in orari vietati“.Va anche considerato che la situazione è tutt`altro che chiara sotto il profilo legislativo. La norma pare sia interloquita da una serie abbastanza lunga di richieste di chiarimenti che la categoria dei tabaccai ha indirizzato al ministero. “Fino a un paio di mesi fa abbiamo tenuto il distributore chiuso di giorno – spiegano alla tabaccheria di viale Trieste – Poi lo abbiamo lasciato in funzione ma evidentemente saremo costretti a bloccarlo. Ci informeremo meglio, però la tutela dei minori di 14 anni non si fa così. Se devono acquistare le sigarette mandano in tabaccheria uno più grande“.
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