Secondo sciopero il 12 settembre
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fonte:
- La Gazzetta del Mezzogiorno
Euro di carta, la Bce: no comment
Consumatori divisi tra pro e contro. Secondo sciopero il 12 settembre
La Bce ufficialmente non commenta la proposta avanzata dal ministro Giulio Tremonti di introdurre le banconote di carta da un euro, al posto delle monete di uguale valore, per cercare di arginare l`inflazione. Fonti ufficiali dell`istituto centrale di Francoforte hanno preferito non commentare l`iniziativa, sottolineando che la proposta deve comunque seguire le procedure ufficiali.
«Cercheremo di convincere l`Europa a fare, così come c`è il dollaro di carta, un euro di carta – aveva spiegato Tremonti -. E` una cosa molto importante per stabilire i valori: alla moneta si tende a non dare valore, alla banconota si dà valore. Come c`è il dollaro – ha insistito – dovrebbe esserci, secondo noi, anche l`euro di carta: è importante, lo proporremo, speriamo che ci ascoltino».
Inflazione: 12 settembre seconda giornata di sciopero degli acquisti –
Il sasso lanciato dal ministro Tremonti con l`euro di carta scompiglia il fronte delle associazioni dei consumatori, compatto nella denuncia del caro-vita. Tra perplessità e qualche entusiamo, le reazioni sono variegate ma anche i più refrattari non alzano muro contro l`euro in banconota. «E` cosa buona e giusta» plaude l` Adusbef affrettandosi a sottolineare: l`avevamo proposto per primi. Di contro l`Adiconsum la bolla come «acqua calda, è costosa e inutile». «Proposta giusta ma tardiva» invece secondo la Federconsumatori.
Intanto, avrà luogo martedì 12 settembre il secondo sciopero dei consumi, con un`astensione da qualsiasi tipo di acquisto per l`intera giornata. E` l`inziativa di protesta lanciata dall`Intesa dei conusmatori (Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori) dopo una riunione dei comitati direttivi. Lo stesso giorno si svolgerà un presidio dinanzi al Parlamento.
Dopo la manifestazione del 5 luglio cui aderirono circa 10 milioni di consumatori, si invita «la società civile e chiunque la rappresenti a far sentire la ferma opposizione ad aumenti selvaggi e incontrollati di merci e servizi che, strumentalizzando l`introduzione dell`euro, falcidiano i redditi e rendono più difficile la vita specie nelle grandi città».
Galli (Confindustria), idea interessante –
Un`idea interessante, che può aiutare a frenare gli arrotondamenti verso l`alto dell`euro. Questo il commento del direttore del centro studi di Confindustria, Giampaolo Galli. «Non so se si riuscirà a realizzare, ma la ritengo un`ipotesi interessante, un`ottima idea – dice Galli – intuitivamente, le banconote da 1 e 2 euro potrebbero frenare certi arrotondamenti, ma non è risolutiva del problema inflazione.
Venturi (Confesercenti): problemi veri sono altri –
Tiepida è invece la Confesercenti. «Non sarebbe un intervento significativo – secondo il presidente Marco Venturi – non si registra una ricaduta del change-over tale da richiedere un cambiamento di tale natura. Non ci sono stati abusi del cambio di divisa. E soprattutto, i problemi veri sono di altra natura, il rilancio dei consumi, la riforma fiscale, i rincari tariffari: non cerchiamo diversivi correndo il rischio di spostare l`attenzione dai problemi centrali della nostra economia». Nessuna bolla speculativa quindi dai commercianti ? Venturi difende a spada tratta la categoria: «No assolutamente, non sono d`accordo con Billè, non abbiamo registrato affatto – ribadisce – un fenomeno generalizzato e se ci si riferisce a qualche episodio isolato, basta cambiare negozio. Vi sono state tensioni nel settore alimentare ma dovute a fenomeni meteorologici, rincari rispetto ai quali le famiglie meno abbienti sono più esposte».
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