“LA FUNZIONALITÀ dell`autovelox è dubbia se lo strumento non risulta tarato secondo la normativa europea“. Lo hanno stabilito i giudici di pace di Pavullo nel Frignano i quali – in applicazione della normativa europea sul sistema di conferma metrologica di apparecchi per misurazione – hanno annullato tutti i verbali con cui la polizia municipale di Pievepelago contestava a sei motociclisti ravennati un eccesso di velocità rilevato a mezzo di apparecchiatura autovelox. PROVVEDIMENTI, quelli adottati dai giudici di pace di Pavullo, che fanno imbestialire chi invece è stato `pizzicato` dagli autovelox e photored di Modena. Perchè a Pavullo questi motociclisti hanno avuto ragione, mentre in città nessuno riesce mai a vincere un ricorso? “Perchè a Pavullo l`amministrazione ha deciso di adottare un comportamento trasparente – dice Fabio Galli del Codacons – tarando gli strumenti presso i centri Sit. Quello che non fa il Comune di Modena che invece continua a utilizzare strumenti non tarati solo per fare cassa“. ALL`UDIENZA che si è svolta nei giorni scorsi, il legale dei motociclisti immortalati dall`autovelox a Pavullo ha avuto modo di sottolineare come l`apparecchiatura utilizzata non risultasse, nè dai verbali impugnati nè dalla documentazione prodotta in giudizio, sottoposta a taratura presso centri Sit autorizzati. I due giudici di Pavullo, ritenendo che non possono essere considerate fonti di prova le risultanze di apparecchiature solamente “omologate“, ma occorre che le stesse siano tarate dagli enti preposti, hanno quindi accolto i ricorsi annullando i verbali impugnati.

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