30 Ottobre 2018

Se in autobus serve l’ ombrello

la protesta di un gruppo di pendolari della presila catanzarese contro fdc
di ROSANNA BERGAMO ALBI (Cz) – Piove all’ interno degli autobus che trasportano gli studenti ed i pendolari da e per la Presila catanzarese, a denunciare la cosa un gruppo di ragazzi stanco di dover percorrere ogni giorno il tratto di strada che separa i loro comuni di residenza da Catanzaro, peraltro piuttosto dissestato dal momento che si tratta della ormai famigerata provinciale 25, in una condizione di assoluta precarietà, bagnandosi pur essendo al chiuso ed impossibilitati a sedersi. Gli autobus incriminati sono quelli delle Ferrovie della Calabria, la “Ca labro” per tutti, già nei giorni scorsi protagonista della denuncia del Codacons rispetto ad una situazione analoga verificatasi sulla linea di Soveria Mannelli; ironia della sorte proprio ieri mattina la cerimonia di consegna di nuovi autobus da parte della Regione Calabria alla sua società di trasporti, tra le più utilizzate sul territorio regionale (di cui vi riferiamo in basso). I giovanissimi studenti, frequentanti gli istituti superiori del capoluogo di Regione lamentano una situazione non più sostenibile, denunciata più volte alle Ferrovie della Calabria ma mai realmente risolta. «E’ una condizione che persiste praticamente da sempre racconta una studentessa facendosi portavoce di tutti gli altri- adesso però è diventata davvero insopportabile. Percorriamo la strada che congiunge i nostri paesi in piedi; quando piove è praticamente impossibile sedersi per tutti noi, soprattutto per le persone anziane che viaggiano prevalentemente per motivi di salute e si vedono costrette a restare in piedi per tutta la durata del viaggio che sicuramente non è comodo dal momento che la Sp25 versa in uno stato di assoluta precarietà». Il gruppo di giovani, decisamente infastidito, sottolinea poi l’ incongruenza trail disagio di viaggiare in una condizione estremamente difficile e versare nelle casse della FC una cifra non da poco per godere dell’ abbona mento mensile . Più volte, raccontano i giovanissimi studenti, hanno denunciato la situazione, per tutta risposta la Calabro avrebbe sostituito gli autobus per qualche settimana salvo poi ripristinare il vecchio vettore, pieno di problemi. I ragazzi di San Pietro Magisano, Vincolise, Albi e San Giovanni si dicono esasperati ed arrabbiati, stanchi di pagare fior di quattrini pur di esercitare il sacrosanto diritto allo studio viaggiando sull’ unico mezzo che consente loro di raggiungere i rispettivi istituti scolastici, rispetto ai compagni che vivono a Catanzaro sono costretti ad alzarsi molto prima la mattina, viaggiare su una strada con mille problematiche e, come amara ciliegina sulla torta, quando piove messi nelle pessime condizioni di viaggiare stando in piedi con il rischio di rovinare addosso a qualcuno. Da tutti loro l’ auspi cio che questa condizione di estrema precarietà che permane da troppo tempo, possa essere risolta non con soluzioni tampone ma con interventi risolutivi in maniera definitiva.

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