SCUOLA: TAR CAMPANIA BOCCIA TUTTE LE ORDINANZE DEL GOVERNATORE DE LUCA SULLA DAD
ACCOLTO IL RICORSO DEL CODACONS, ORA SI APRE LA STRADA AI RISARCIMENTI IN FAVORE DELLE FAMIGLIE DANNEGGIATE
PER IL TAR TUTTE LE ORDINANZE DELLA REGIONE CAMPANIA SULLA DAD SONO ILLEGITTIME
Vittoria su tutti i fronti del Codacons contro la Regione Campania in tema di scuola e Dad. Il Tar della Campania, con una importantissima sentenza pubblicata ieri, ha accolto il ricorso promosso dall’associazione per conto delle famiglie della regione e ha dichiarato illegittime tutte le ordinanze varate nel 2021 dal Governatore Vincenzo De Luca in tema di didattica a distanza.
Il Codacons aveva impugnato al Tar i provvedimenti resi dal Presidente della Regione Campania che, a decorrere dal 16 gennaio 2021, ha disposto per tutto il territorio regionale la sospensione delle attività didattiche in presenza, ordinando il regime della DAD. Ordinanze che, secondo l’associazione dei consumatori, erano sproporzionate e arrecavano danno sia agli studenti, sia alle loro famiglie.
Tesi ora pienamente condivise dal Tar della Campania che nella sentenza (Presidente Estensore Maria Abbruzzese) scrive:
“Gli atti impugnati, come già anticipato negli arresti cautelari, monocratico e collegiale, inter partes, sono illegittimi. A tale conclusione deve pervenirsi considerando sinteticamente, in accoglimento dei motivi sollevati, e ribadendo, con gli arresti cautelari inter partes, che la disposta sospensione delle attività didattiche in presenza per la Regione Campania, in via generalizzata, nei periodi considerati nelle ordinanze restrittive, non ha tenuto conto della regolamentazione per “fasce” di rischio contenuta nella normativa statale, che aveva già operato, ex ante, il bilanciamento tra diritto alla salute e diritto all’istruzione, nel senso di sacrificare il secondo al primo nei casi di maggior rischio (regioni “rosse”) […] e che avrebbe imposto, per la deroga, una motivazione stringente e rafforzata che avesse dato conto degli elementi di fatto, diversi o sopravvenuti rispetto a quelli considerati dal Governo nazionale, che, quali indici di aggravato rischio, giustificassero il regime più restrittivo, con adeguata ponderazione delle situazione soggettive contrapposte e dunque della compressione dei diritti dei minori nelle more indotta”.
Il Tar, oltre a condannare la Regione Campania al pagamento delle spese di giudizio, spiana la strada ai risarcimenti in favore delle famiglie danneggiate, affermando che “la eventuale fondatezza dell’azione risarcitoria dovrà essere ovviamente vagliata autonomamente per ciascuno dei ricorrenti, che, pur avendo collettivamente proposto il ricorso impugnatorio all’esame, potranno giovarsi solo dell’accertamento inerente l’illegittimità dell’atto, ma dovranno singolarmente dimostrare l’esistenza del danno risarcibile”.
In tal senso il Codacons Campania valuterà le richieste risarcitorie nei confronti della Regione per conto di tutte le famiglie danneggiate dai provvedimenti della Regione riconosciuti illegittimi dal Tar.
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