Scuola, stangata sui libri Si spenderà l’ 8% in più

Da Nord a Sud, dalle elementari alle superiori, il nuovo anno scolastico si presenta con un elemento che accomuna o accomunerà tutti gli italiani. Non si tratta però della data di inizio delle lezioni, che varia da regione a regione (la maggior parte degli istituti riprenderà l’ attività lunedì). Il filo rosso, purtroppo, sarà il salasso che colpirà le famiglie a causa del caro-libri e in generale del "caro-scuola". Matite e accessori "d’ oro" Buona parte degli istituti italiani sfora infatti i tetti ministeriali sulle spese dei libri di testo. Un’ indagine Adiconsum rivela come il fenomeno sia diffuso soprattutto al Nord, dove è fuori dai parametri il 62% delle classi, contro il 47,5% al Centro e il 52,5% al Sud. Al Nord si spenderanno 400 euro contro i previsti 264. A lanciare l’ allarme è anche il Codacons, secondo cui gli italiani spenderanno in media l’ 8% in più rispetto al 2010. A incidere sulla spesa non è solo l’ aumento del prezzi dei libri, ma anche l’ incremento del loro numero dovuto al "proliferare" delle materie insegnate. Si impennano inoltre i costi del materiale scolastico. La spesa minima, tra quaderni, astucci e altri oggetti, oscillerà trai 90 e i 105 euro per famiglia. Proprio un raffronto effettuato dal sito Klikkapromo.it fra i prezzi attuali della cancelleria e quelli del 2010 ha evidenziato un rincaro del 9%. "Decollano" i prezzi di tempere e matite colorate (+ 52 e + 23%). Manovra nel mirino Il nuovo anno scolastico rischia di partire con il piede sbagliato anche per altri motivi. Secondo l’ Unione delle Province italiane (Upi) i contenuti della manovra potrebbero compromettere perfino l’ avvio delle lezioni, "non permettendo agli Enti di far ripartire gli investimenti e soprattutto di fare manutenzione". A gettare acqua sul fuoco ci ha provato il ministro della Pubblica Istruzione, Maria Stella Gelmini (Pdl): "Il taglio non si rifletterà sul funzionamento effettivo della scuola".

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