SCUOLA: SICUREZZA INSEGNANTI A RISCHIO, CODACONS CHIEDE AL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DI PROVVEDERE. INSODDISFACENTE LA RISPOSTA DEL GOVERNO
In data 3 febbraio 2023 il Codacons ha presentato un esposto-diffida al Ministero dell’Istruzione in riferimento all’assenza di strumenti di tutela a favore degli insegnanti e, più in generale, di tutto il personale scolastico che – come dimostrato da ultimo dal gravissimo episodio accaduto a Castellammare di Stabia – non possono assolvere con serenità ai loro compiti di educatori.
È del tutto inaccettabile, difatti, che chi è chiamato ad essere una guida per la società del domani, venga colpito ora da un pallino sparato con una pistola ad aria compressa – come accaduto a Rovigo – ora da uno schiaffo ricevuto in pieno volto da parte di un genitore arrabbiato per una valutazione negativa assegnata a un compito del figlio.
Il Ministero dovrebbe iniziare seriamente a prendere atto della estrema urgenza di introdurre un insieme di misure idonee a creare un ambiente lavorativo tranquillo, protetto e tale da promuovere e mantenere il più alto grado di benessere psico-fisico degli insegnanti. Solo in questo modo, d’altronde, questi professionisti possono essere realmente coinvolti e motivati a stimolare la crescita morale, intellettuale, culturale e civica degli alunni.
Per tali ragioni l’associazione ritiene del tutto inadeguata la risposta del Ministero al suddetto esposto-diffida, con cui è stato evidenziato che “con nota n. 15184 dell’8 febbraio 2023, l’on.le Ministro, prof. Giuseppe Valditara, ha preannunciato il ricorso, ex art. 44 R.D. 30 ottobre 1933, n. 1611, alla diretta rappresentanza e difesa erariale del personale scolastico destinatario, a causa ed in conseguenza dell’esercizio delle proprie funzioni di servizio, di atti di rilevanza penale ovvero di condotte idonee a generare pretese risarcitorie in sede civile” e che “con successiva nota n. 326 del 17 febbraio 2023, la scrivente amministrazione ha fornito le prime indicazioni operative per la definizione delle procedure finalizzate all’attivazione del patrocinio legale del personale scolastico da parte dell’Avvocatura dello Stato”.
In altri termini nessun passo in avanti è stato fatto per “garantire la piena dignità della funzione dell’insegnamento.”
Alla luce di ciò e nella piena convinzione che il problema della violenza nelle scuole vada risolto nelle scuole stesse e non nelle aule di giustizia, il Codacons ha invitato e sollecitato nuovamente la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Ministro dell’Istruzione Valditara, affinché si attivino tempestivamente ad adottare tutti gli atti e i provvedimenti necessari a far fronte e soprattutto a prevenire il verificarsi di episodi di violenza a danno dei docenti nelle scuole italiane.
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