Scuola, la protesta dilaga sul web
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fonte:
- Giornale di Vicenza
Dalla piazza del 1968 alla P38 del 1977 Il 2008 è l’era del web L’ultimo sms annuncia la fine di un’assemblea, la prima email sul blackberry alle 6 spiega il programma delle proteste della giornata, il primo sms alle 8 dà l’appuntamento davanti al liceo da occupare. Dopo il 1968 in piazza, il 1977 delle P38 e degli autonomi, il 1990 della Pantera, il 2008 sarà ricordato come l’anno della protesta «telematica». Su siti internet, blog, ma anche su telefonini di ultima generazione, crescono il confronto e la rabbia di chi si sente tagliato fuori da decisioni che lo riguardano direttamente, e che interessano il suo futuro. Come su Uniriot.it, «network delle facoltà ribelli» che dopo un richiamo alla «pantera», torna al presente con un appello «L’onda anomala non si fermerà!» e le notizie aggiornate delle occupazioni. Non mancano gruppi di discussione anti-ministro Gelmini anche su Facebook ultima moda del web. Anche docenti e sindacati usano siti internet per la protesta: e il Codacons sul suo sito pubblicizza il Co.vi.ge. comitato «Vittime Ministro Gelmini». Altro «fronte» della protesta è quello della ricerca con i siti dei Precari della Ricerca e del Collegamento tra collettivi di ricercatori. Decine i siti di università e facoltà, che hanno aperto, a volte anche con l’autorizzazione se non con l’appoggio del corpo docente, le loro home page alla protesta.
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