SCUOLA: CONTINUA PROTESTA PRECARI;MINISTERO, DATI FALSI/ANSA
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fonte:
- Ansa
FRANCESCHINI SU TERRAZZO CON MANIFESTANTI;DOMANI INCONTRO A ROMA
(ANSA) – ROMA, 2 SET – Non si placa la protesta dei precari
della scuola che oggi hanno manifestato ancora in tante città
d’Italia, come a Milano, Napoli, Benevento, Palermo dove un
gruppo di lavoratori ha continuato anche oggi lo sciopero della
fame e uno di loro è finito in ospedale. Al loro fianco si sono
schierati i sindacati e le forze dell’opposizione che numerose
hanno preso posizione.
"Lo Stato sta mettendo in atto il più grande licenziamento
di massa della storia italiana nel settore in cui bisogna
investire di più, ossia nell’educazione dei nostri figli", ha
detto il segretario del Pd, Dario Franceschini, che, salendo
pure lui sul terrazzo sull’ufficio scolastico provinciale di
Benevento, ha incontrato i precari che da giorni da lì portano
avanti la loro battaglia contro i tagli del ministro Gelmini.
Dalla loro parte anche l’arcivescovo di Benevento.
Domattina è in programma un incontro a viale Trastevere. E i
sindacati stavolta vogliono fatti concreti. Da settimane i
tecnici stanno lavorando a una proposta che dovrebbe andare
incontro alle esigenze almeno di una fetta di precari, quelli
che hanno avuto un incarico annuale nel precedente anno
scolastico e rischiano di non averlo quest’anno. L’ipotesi è
quella di garantire a queste persone un "contratto di
disponibilità ", attraverso un mix di risorse (Inps, Welfare,
Regioni), che sostenga sia il reddito sia la permanenza nel
lavoro. Sono già diverse le Regioni che hanno dato la loro
disponibilità (Sardegna, Sicilia, Puglia, Campania, Abruzzo,
Marche, Basilicata) e con altre (come l’Emilia Romagna e il
Lazio) sarebbero a buon punto le trattative. L’Inps ha già
presentato un testo per l’intesa e si sarebbe anche individuato
il provvedimento (il decreto Ronchi, approvabile più
velocemente) a cui aggiungere un emendamento che recepirebbe la
soluzione adottata.
Il ministro del Welfare Sacconi ha confermato oggi che
assieme alla collega dell’Istruzione sta lavorando per trovare
una soluzione. Insomma, le carte da giocare per chiudere la
partita ci sarebbero. E la Gilda ne ha messa sul tappeto pure
un’altra: anticipare il ritiro dalle cattedre per i docenti
prossimi alla pensione e offrire così un’opportunità di
stabilizzazione ai colleghi da anni in attesa di un’assunzione.
Quel che è certo è che domani i sindacati non si
accontenteranno delle parole. Se necessario chiedono che la
vertenza approdi a Palazzo Chigi.
Un comunicato di Viale Trastevere che contesta le cifre
circolate in questi giorni sul numero dei precari non ha aiutato
a rasserenare gli animi e, anzi, ha sollevato l’indignazione dei
sindacati. "Sono enormemente diversi dalla realtà – sostiene
il ministero – i dati che alcune organizzazioni sindacali
forniscono in queste ore in corrispondenza delle manifestazioni
e delle proteste. La razionalizzazione del sistema scolastico ha
riguardato 42mila unità di personale. Considerato però che
quest’anno sono andati in pensione 32 mila docenti, in realtà
si ferma a meno di 10 mila il numero di insegnanti non in ruolo
a cui non sarà riconfermata la supplenza".
"Il ministero si informi meglio. I dati da noi diffusi – ha
replicato il segretario generale della Cisl scuola, Francesco
Scrima – non sono falsi, ma sono quelli forniti dal ministero ai
tavoli di confronto e contenuti nella relazione che lo stesso
ministero ha inviato al Ministero dell’Economia". Stessa
osservazione da parte del leader della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo
che invita il ministro Gelmini a mettersi "d’accordo con sé
stessa e con il ministero che guida". I sindacati hanno già
avvisato di essere pronti a mobilitarsi se domani non arriverà
una proposta risolutiva e i Cobas hanno già organizzato per
domattina un sit-in davanti al ministero.
A surriscaldare il clima è arrivato, infine, il Codacons che
ha annunciato di aver denunciato il ministro Gelmini e i
direttori scolastici regionali a 104 procure (l’esposto è stato
presentato oggi) per interruzione e turbativa di pubblico
servizio e violazione delle norme sulla sicurezza delle classi
che superano i 25 alunni. L’associazione di consumatori ha anche
annunciato un mega ricorso collettivo contro i tagli degli
organici. (ANSA).
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