23 Luglio 2011

Scuola, assunzioni dal governo per Codacons “solo una bufala”

Scuola, assunzioni dal governo per Codacons «solo una bufala»
 

Per il Codacons è una bufala o quasi la notizia di questi giorni che parla di 67mila assunzioni nel mondo della scuola. «Sicuramente – dice Nicola Basilico- rivolgendosi all’ esercito di precari – avrete avuto notizia dell’ accordo, o per lo meno del raggiungimento di un’ intesa di massima, tra governo e sindacati di categoria, per stabilizzare contrattualmente 67mila precari in un triennio, a partire (addirittura) dal prossimo anno scolastico. Finalmente un’ iniziativa lodevole da parte del ministro Gelmini, ma come mai solo ora? A questo repentino cambio di rotta potranno credere (e cercare di convincere anche voi) le associazioni di categoria e i sindacati cofirmatari dell’ accordo, ma non noi. Abbiamo il dovere, infatti, nel vostro interesse, e di coloro che hanno scelto di aderire ai nostri ricorsi, di andarci con i piedi di piombo». Il rappresentante del Codacons invita ad alcune riflessioni: «Innanzitutto, è un’ informazione falsa quella secondo cui i posti vacanti nella scuola nel prossimo triennio sono in tutto 67mila! Infatti, ben 30 mila all’ anno sono i pensionamenti. E che ne sarà degli altri 90 mila posti vacanti? Perché il Miur, ancora una volta, sotto stima quelle che saranno le carenze di organico? Ve lo diciamo noi, perché i posti che rimarranno vuoti saranno coperti da altri precari come voi. In secondo luogo, vorremmo invitarvi a riflettere sul fatto che, per far sì che l’ accordo venga attuato già dall’ anno scolastico 2011-2012, entro il 31 luglio dovrebbe essere tutto pronto. Vi sembra possibile? Il ministro Gelmini ha già messo le mani avanti, facendo slittare le scadenze di un mese. Forse si è cominciato a rendere conto che sarà un’ impresa, perché gli uffici scolastici regionali a cui competono le operazioni della distribuzione degli incarichi non hanno di sicuro il tempo necessario per rispondere a questa esigenza, in un periodo dell’ anno in cui, si sa, gli uffici si svuotano perché la gente va in ferie». Per il Codacons la spiegazione è che «dopo le decine di sconfitte giudiziarie raccolte nell’ ultimo anno, le 40mila diffide inviate da voi su nostro invito e le migliaia di adesioni già raccolte per i nostri ricorsi dinanzi al giudice del lavoro, stanno solo cercando di calmare le acque per passare un’ estate tranquilla».

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