23 Gennaio 2016

«Scout speed, uso illegale dei Comuni»

«Scout speed, uso illegale dei Comuni»
il codacons: «non si possono fare rilevazioni frontali, il ministero lo vieta»

di LUCA SOLIANI «I VELOX mobili? Troppo spesso vengono usati dai Comuni modenesi violando le leggi. Ma, a differenza dei cittadini, non pagano mai quando (anche volutamente) commettono errori». È la pesante accusa lanciata da Fabio Galli, presidente Codacons, a proposito del famigerato ‘scout speed’. Si tratta di un dispositivo che consente la rilevazione della velocità istantanea dei veicoli e può essere utilizzato sia con pattuglie in movimento che in stazionamento. «PECCATO che sul territorio modenese questi strumenti vengano utilizzati nel 99% dei casi per fare rilevazioni frontali, scattate cioè ai veicoli che provengono in senso contrario al mezzo dei vigili», sottolinea Galli. E questo è un problema perchè «il Ministero dell’ Interno vieta le riprese frontali». Anche per questioni di privacy. Nelle ultime settimane, solo all’ associazione di Modena sono arrivate «oltre un centinaio di segnalazioni per presentare poi i ricorsi». «Andremo fino in fondo per far valere il diritto degli automobilisti», annuncia. Galli non ce l’ ha con gli scout-speed «quando vengono utilizzati nel modo corretto: servono a stoppare chi va ad alte velocità e mette così a rischio la vita di tante persone». Ce l’ ha con le amministrazioni comunali che «usano questi dispositivi solo per raggranellare denaro dalle tasche dei cittadini, fregandosene del resto». In che modo? Semplice. Facendo scattare le foto alle automobili «in modo seriale e senza fermarle. Così risparmiano un sacco di tempo e possono fare un numero ben superiore di immagini per le sanzioni che vanno poi a rimpinguare le casse comunali. Ma intanto chi guida ad alta velocità può tranquillamente continuare la sua corsa». Codacons punta il dito anche contro «la frequente mancanza di segnali che indicano la presenza del rilevamento di velocità». Ricorda che l’ indicazione deve essere posta a una distanza inferiore di quattro chilometri, e questo spazio non deve essere interrotto da strade laterali. SOLLEVA infine il problema della taratura degli strumenti: «Deve essere fatta con regolarità, e non basta che chi li utilizza dichiari sui verbali che funzionano bene. Ci mancherebbe altro che fosse il contrario…». «La sicurezza non si persegue con un autovelox non segnalato e con automobilisti che non vengono fermati – conclude – ma con la prevenzione e pattuglie ben visibili che fanno percepire chiamente che esiste un controllo».

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