«Scorporare le spese dal canone»
- fonte:
- Il Quotidiano del Sud
Sono giorni durissimi per tutta la collettività, per via di una crisi idrica che ha messo in ginocchio tutto il capoluogo. Sul caso è intervenuto nuovamente l’avvocato Claudio Cricenti, referente del Codacons, invocando un drastico cambiamento nell’intero sistema e riprendendo quanto riportato dal Quotidiano l’altro giorno in ordine alle spese del canone idrico. «Pur comprendendo la gravità dell’accaduto e certamente ringraziando per l’impegno chi sta lavorando giorno e notte, chiediamo con fermezza che vengano accolte le nostre richieste che da anni avanziamo circa l’individuazione di fonti alternative di approvvigionamento. Al contempo chiediamo che il Comune di Vibo Valentia, in merito al canone, operi dei rimborsi in quanto molti cittadini hanno dovuto fare rifornimento con autobotti private. – ha asserito – Purtroppo neanche dietro pagamento vi è un rilascio della fattura, ma non si è potuto fare altrimenti trattandosi di un bene essenziale. Pertanto, considerando i costi di circa 50 euro ogni mille litri ed il consumo di questi giorni (invito i cittadini a rendicontare il consumo con foto ai contatori) tali somme dovranno essere stornate dal canone». Per Cricenti, inoltre, è prioritario un intervento definitivo sulla rete e una fonte di approvvigioamento alternativa all’Alaco. Infine, ha invitato l’Asp ed il Comune «a fornire ai cittadini informazioni dettagliate su come provvedere alla pulizia dei serbatoi, per la quale si richiede un ulteriore contributo, una volta che il servizio sarà ripristinato». Tutto ciò in quanto, ad oggi, «non si sa se l’acqua fornita da privati possa avere tutti i requisiti previsti dalle norme di settore». «Trattandosi di episodi che purtroppo si potranno ripresentare, aldilà di eventi calamitosi come quello verificatosi in questi giorni, chiediamo che vengano formulate al Comune di concerto con Sorical, Regione Calabria e Azienda sanitaria provinciale, dei protocolli di gestione dell’emergenza idrica al fine di assicurare comunque la continuità del servizio, non solo mediante consegna di casse d’acqua o rifornimenti con l’ausilio di bidoni. Ciò posto, si opera un plauso all’attività di tutti per il bene della collettività», ha concluso il referente del Codacons. Un disservizio che ha gettato nello sconforto decine di migliaia di cittadini, che in questi giorni si trovano a dover fare i conti con la crisi idrica. Bisogna dare risposte ed anche immediate, dunque, secondo l’avvocato Claudio Cricenti, che continuerà a vigilare su quanto sta accadendo.
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