Scooter «verdi», incentivi senza rottamazione
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fonte:
- Corriere della Sera
Da maggio sconto di 250 euro per un motorino ecologico. I Comuni contestano: i vecchi resteranno sulle strade
ROMA – Chi non inquina ci guadagna. Precisamente 250 euro. A tanto ammonta lo sconto previsto dal ministero dell?Ambiente per l?acquisto di un ciclomotore omologato «euro 2». L?accordo sottoscritto con l?Associazione nazionale ciclo motociclo accessori, che attende ancora il via libera della Corte dei Conti, mette a disposizione 25 milioni di euro per accelerare la sostituzione dei vecchi cinquantini inquinanti. Gli incentivi potrebbero portare, probabilmente da maggio, sulle strade 100.000 scooter ecologici, che si aggiungono ai 280.000 motorini «verdi» già acquistati grazie alla precedente campagna di incentivi. Secondo il ministro dell?Ambiente Altero Matteoli, muoversi su due ruote «è diventata ormai un?alternativa all?auto in molti centri urbani ed è giusto quindi incentivare i ciclomotori a più basse emissioni». La progressiva sostituzione degli scooter consentirà di «migliorare la qualità dell?aria nelle aree urbane e aiutare l?industria a indirizzarsi verso produzioni maggiormente compatibili con l?ambiente». Oltre il 70% dei quasi 6 milioni di ciclomotori circolanti in Italia è infatti costituita da veicoli «euro 0», che emettono gas altamente dannosi. L?introduzione di 100.000 motorini «euro 2» consentirebbe un abbassamento del 75% delle polveri sottili, del 90% di monossido di carbonio e dell?80% di idrocarburi.
L?iniziativa, accolta positivamente dal Codacons, viene invece bocciata dell?Anci. L?Associazione dei comuni punta il dito contro la mancata rottamazione dei motorini «euro 0», non prevista dall?accordo tra il ministero e l?Ancma. Per ottenere i 250 euro di sconto sull?acquisto di un nuovo veicolo, infatti, non sarà necessario portare al concessionario il vecchio scooter. Così, fa notare l?Anci, il numero dei ciclomotori aumenterà mentre rimarrà «sostanzialmente immutata la percentuale di mezzi inquinanti ancora in circolazione».
Dello stesso avviso anche l?assessore all?ambiente del comune di Roma Dario Esposito, che ha inviato una lettera a Matteoli chiedendo la revisione dell?accordo. «L?esigenza primaria – spiega Esposito – è quella di combattere le polveri sottili e non quella di aumentare il numero dei motorini in circolazione». Inoltre, precisa l?assessore, «quella stanziata dal ministero è una cifra davvero irrisoria: solo alla città di Roma occorrerebbero 50 milioni di euro per la sostituzione dei 150.000 motorini euro 0, ognuno dei quali emette un quantitativo di pm 10 pari a quello di nove automobili di ultima generazione».
Tra moto e ciclomotori, nel nostro Paese circolano in totale 10.333.014 veicoli a due ruote: il 65% «euro 0», il 25% «euro 1» e il 10% «euro 2».
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