Scontro tra i cinghiali e l’ auto di Pisani
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fonte:
- Il Mattino
POLLICA.Anche lui, come altri, è rimasto vittima di uno dei cinghiali che ogni sera attraversano il rettifilo tra San Marco di Castellabate ed Ogliastro Marina, e che gli ha distruttola portiera anteriore dell’ auto. Parliamo del sindaco Stefano Pisani, che ha colto riaffrontato una serie di problematiche che stanno investendo il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. «Poco tempo fa, in un incontro pubblico a Pollica – spiega Pisani- ho proposto di creare una filiera del cinghiale, attraverso i recinti di cattura e la macellazione, per trasformare un problema in una risorsa. Il risultato? Preferiscono che ci distruggono le coltivazioni e che mettano a rischio l’ incolumità delle persone». Nemmeno la lettera inviata ai vertici dell’ ente Parco ed al ministero dell’ Ambiente dal suo collega Carlo Pisacane, sindaco di San Mauro Cilento, ha sortito gli effetti sperati. Tanto che sulla problematica si sono espressi anche Coldiretti provinciale ed il Coda cons del Vallo di Diano. «Pur non negando che bisogna trovare una soluzione al problema della crescita incontrollata dei cinghiali nel Parco-dicono in una nota congiunta Salvatore Gasparro, responsabile •del settore agricoltura della Coldiretti, e Roberto De Luca, referente Codacons per il Vallo di Diano – crediamo necessiti prima comprendere a fondo quale sia l’ attuale densità di popolazione di questi animali nell’ intera zona protetta». Mal’ eccessiva presenza dei cinghiali è solo uno dei tanti problemi che i cittadini denunciano da tempo. Dalla riperimetrazione alle difficoltà dei piccoli imprenditori agricoli. «Il Parco è un valore per il territorio, ma servono azioni concrete della politica» precisa Pisani, mentre si interroga sul perché «il commissario del Parco non forma un gruppo di lavoro, fattibile per legge, affinché si prendano subito provvedimenti su queste tematiche di attualità». La stessa Coldiretti ed il Codacons parlano della necessità di «rivedere le regole e la struttura stessa dell’ Ente», proponendo addirittura uno sdoppiamento «in una zona costiera con sede a Vallo della Lucania ed una montana nel Vallo di Diano». Stadi fatto che, aventi anni dalla sua nascita, i cittadini si chiedono se il Parco possa rappresentare una risorsa o sia solo un vincolo. «La prima cosa che dovremmo fare è sollecitare la nomina del presidente e dei suoi organi – conclude l’ ex presidente Giuseppe Tarallo – senza attendere le elezioni che si terranno con l’ estate ormai alle porte». Un appello che, forse, è destinato a cadere nel vuoto.
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