Scontro col treno, camionista indagato
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fonte:
- Corriere del Mezzogiorno
BARI – Disastro ferroviaro colposo.
E’ l’ ipotesi di reato racchiusa nel fascicolo d’ inchiesta aperto dalla Procura sull’ incidente ferroviario avvenuto lunedì mattina tra Bitonto e Santo Spirito in cui sono rimaste ferite 37 persone.
Nel registro degli indagati è finito il nome del conducente dell’ autocisterna, Domenico Palmitessa, che – secondo quanto ipotizzato dal sostituto procuratore Francesco Bretone – avrebbe attraversato il passaggio a livello automatico nonostante le sbarre fossero in procinto di chiudersi.
Poi il suo mezzo è stato travolto dal treno della Bari Nord carico di studenti e pendolari che stava arrivando.
Il camionista ora rischia fino a due anni di carcere, qualora fossero dimostrate le sue responsabilità.
Palmitessa ha raccontato agli inquirenti di aver attraversato il passaggio a livello quando le sbarre erano ancora alzate, ma nel momento in cui era sui binari la seconda sbarra si è abbassata e il suo mezzo è rimasto incastrato.
La Procura invece ipotizza una dinamica differente tenendo anche conto di alcune importanti testimonianze: il conducente dell’ autocisterna ha tentato di attraversare i binari nonostante le auto fossero incolonnate.
Non rispettando quindi le distanze di sicurezza.
Così mentre gli altri mezzi sono riusciti a passare, l’ autocisterna essendo molto più pesante è rimasta incastrata a causa di una cunetta e il passaggio a livello si è chiuso intrappolando il mezzo pesante.
L’ incidente è avvenuto sulla strada provinciale tra Bitonto e Santo Spirito.
Il convoglio è deragliato sui binari, ma per fortuna non si è ribaltato.
Trentasette in tutto le persone ferite, nessuna in modo grave.
Anche perché il macchinista ha fatto in tempo ad avvisare i passeggeri dell’ impatto imminente.
Quando il camion si è bloccato sulle rotaie l’ autista è sceso e subito si è messo a correre verso il treno per lanciare segnali d’ allarme al macchinista.
Quest’ ultimo ha visto l’ ostacolo a pochi metri, e prima di azionare il freno di emergenza ha avvertito i passeggeri che hanno fatto in tempo ad aggrapparsi ben saldi ai sedili.
Infine l’ impatto violentissimo con l’ autocisterna che è stata trascinata di qualche metro.
Dai primi sopralluoghi è emerso che il congegno che segnala un treno in partenza dalla stazione ferroviaria e collegato con il sensore che avvia la chiusura del passaggio a livello era funzionante e pare che anche la velocità del treno fosse regolare.
La certezza arriverà comunque dalle scatole nere di entrambi i mezzi che sono all’ esame degli investigatori.
I soccorritori sono arrivati sul posto qualche minuto dopo il tremendo impatto: polizia, carabinieri, vigili urbani, pompieri e ambulanze.
Lo scenario e il groviglio di lamiere aveva fatto ipotizzare al peggio, ma per fortuna i passeggeri del treno sono scesi sani e salvi.
Sono stati accompagnati agli ospedali di Bitonto, Terlizzi, Molfetta e infine al Policlinico di Bari.
Le diagnosi sono traumi facciali, qualche frattura e contusioni in varie parti del corpo: nessuno è pericolo di vita.
La circolazione ferroviaria rimasta bloccata per tutta la mattina e parte del pomeriggio è ripresa regolare solo dopo le 18.
«Dovrebbero esistere strumenti di emergenza in grado di segnalare tempestivamente la presenza di pericoli sui binari» ha commentato ieri il Codacons in una nota.
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