Sciopero treni e mezzi pubblici: chi ci perde e chi ci guadagna
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fonte:
- Blogosfere
E’ iniziato da pochissimo lo sciopero dei treni e dei mezzi pubblici, dalla sera del 31 marzo 2011 e fino alle ore 24 dell’1 aprile 2011. Trattasi di un’agitazione sindacale, settore trasporti, più volte riprogrammata per vari motivi, ma che adesso è stata messa in atto. Ma chi ci perde, e chi ci guadagna da questo sciopero? Ebbene, fermo restando che chi non si vede il contratto di lavoro rinnovato e/o adeguato, ha tutto il diritto di manifestare, i disagi vengono "scaricati" sui cittadini, ed in particolare su chi tutte le mattine si alza per prendere il treno o il mezzo pubblico al posto dell’auto privata che comporta spese maggiori ma anche più inquinamento e conseguenti emissioni nocive. Secondo il Codacons, non a caso, sono i cittadini ad essere danneggiati in maniera ingiusta, specie in grandi città come Roma dove già, secondo l’Associazione, il trasporto pubblico locale "versa in pessime condizioni, e non soddisfa le esigenze quotidiane dell’utenza".
"E’ giunta l’ora che i lavoratori scelgano altre forme di protesta, più rispettose dei cittadini e meno lesive per la città", ha dichiarato Carlo Rienzi, Presidente del Codacons, aggiungendo che "trattasi dell’ennesimo sciopero dei mezzi pubblici che provocherà il caos in città". Per informazioni sullo sciopero in grandi citta come Roma e Milano, ricordiamo che è possibile restare aggiornati visitando i siti Internet, rispettivamente, del Comune di Roma e dell’ATM Milano.
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