SCIOPERO TIR: PROTESTA ILLEGALE
Lo "sciopero" dei Tir non è uno sciopero ma una protesta illegale che sta recando un pregiudizio grave ai diritti costituzionalmente tutelati dei cittadini e dei consumatori.
Per questo il Codacons chiede al Governo, ossia al Presidente del Consiglio e al Ministro degli Interni, ai sensi dell’art. 8 della Legge n. 146 del 1990, di adottare immediatamente un’ordinanza non solo perché i blocchi stradali siano immediatamente rimossi ma perché la protesta sia del tutto rinviata, considerato che anche la semplice e sola astensione dal lavoro, essendo mancato il preavviso di legge ed essendo ormai lo sciopero durato più dei 3 giorni massimi consentiti, è illegale.
Il Codacons chiede inoltre al Governo di proporre al Parlamento una modifica della legge n. 146 del 1990, una legge che all’epoca era all’avanguardia, essendo la prima a riconoscere in materia un ruolo alle associazioni di consumatori e ai diritti degli utenti, ma che oggi va rivista alla luce delle proteste illegali che orami si succedono ininterrottamente, dai tassisti ai camionisti, passando per le minacce di sciopero di 7 giorni consecutivi dei benzinai, solo per citare i casi del 2012.
In particolare il Codacons chiede che anche la Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero, oltre ai Prefetti e al Governo, possa procedere alla precettazione. Vista l’inerzia dei Prefetti sulla vicenda taxi, evidentemente per ragioni politiche e non certo perché ne mancassero i presupposti legali, è opportuno che la precettazione sia realizzabile anche da un’autorità esterna ed indipendente da motivazioni extra legali. Inoltre è palese che le sanzioni pecuniarie, il cui tetto è rimasto a 50 milioni delle vecchie lire, oggi 25.000 euro, debbano essere adeguate ai tempi moderni.
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